Dibattito aperto sul Jobs Act
di ROBERTA STRANO
Nuovo piano di lavoro proposto dal segretario del Pd Mattero Renzi
Dibattito aperto sul Jobs Act
di Roberta Strano
Il segretario del Pd Matteo Renzi, solo due giorni fa, ha presentato un nuovo piano sul lavoro, dal nome Jobs Act, per adesso solo una bozza, che sarà discussa e definita il prossimo 16 gennaio nella direzione del Pd.
Si tratterebbe di proposte articolate in sette settori, tutti con un unico scopo, la creazione di posti di lavoro.
Tra le idee, quella dell’assegno universale per chi perde il posto di lavoro, con l’obbligo di seguire un corso di formazione professionale e di non rifiutare più di una nuova proposta di lavoro.
Renzi propone anche una riduzione delle varie forme di rapporti di lavoro, e l’eliminazione della figura del dirigente a tempo indeterminato.
E ancora, la riduzione dell’Irap del 10% per le aziende, pagamenti elettronici, investimenti sulla rete, semplificazioni amministrative tra cui l’eliminazione di iscrizione alle Camere di Commercio, e altro ancora.
Ma il dibattito è già partito, e ha subito messo in luce dubbi, ma anche consensi.
Secondo il ministro del Lavoro Enrico Giovannini non si tratta di una proposta innovativa e, soprattutto, non si tratta di una proposta “economica”. Insomma, ci vorrebbero tanti soldi per mettere in atto la riforma del lavoro del segretario del Pd.
Scettico il M5S: ‘Siamo convinti che il reddito di cittadinanza, così com’era stato proposto, continui ad essere lo strumento migliore. Quello che dice Renzi in parte può essere condivisibile dal punto di vista teorico ma noi continuiamo ad aspettare dei fatti’, è il commento di Paola Taverna, capogruppo al Senato dei grillini. ‘La proposta di Renzi sul lavoro, ancora teorica, mi sembra un libro degli intenti. Le riforme sono belle, ma nella misura in cui hanno delle coperture per essere attuate’, ha detto Renato Schifani, presidente di Nuovo Centrodestra.
Eppure, alcuni dei punti chiave del jobs act del segretario del Pd sono in linea con le raccomandazioni Ue sul mercato del lavoro.
Il commissario Ue al Lavoro Lazlo Andor, infatti promuove il piano di Renzi per il lavoro.
‘Va nella direzione auspicata dall’Ue in questi anni, bisogna infatti rendere “più inclusivo e dinamico” il mercato del lavoro in Italia.
Il tema della disoccupazione è un tema molto serio e sta diventando un problema sociale, economico e politico non solo in Italia ma a livello europeo’, ha affermato.
Andor ha anche ricordato che il prossimo mese di luglio, probabilmente, si terrà un incontro a Roma proprio sulla disoccupazione.