Nuovi parcometri a Lecce con l’obbligo di digitare la targa del veicolo
Lug 28, 2014 - Giovanni D'agata
Violano la privacy. Lo dice l’esperto dello “Sportello dei Diritti”
Nuovi parcometri a Lecce con l’obbligo di digitare la targa del veicolo
Violano la privacy. Lo dice l’esperto dello “Sportello dei Diritti”
Le inventano tutte pur di fare a tutti i costi cassa a danno delle tasche dei cittadini.
Non è la prima amministrazione che si rivolge a questo sistema, ma i nuovi parcometri
elettronici che prevedono l’indicazione preventiva del numero di targa al momento
del pagamento del ticket per la sosta, nel primo capoluogo di provincia del Sud per
costo procapite di multe pagate, confermano la vocazione del Comune di Lecce quale
ente “tartassatore”.Un sistema sul quale abbiamo chiesto il parere dell’avvocato
leccese Graziano Garrisi, consulente privacy ed esperto in “Diritto delle Nuove Tecnologie”,
secondo il quale raccogliere le targhe dei cittadini per consentire il pagamento
dei cosiddetti “grattini” viola il principio di necessità, proporzionalità, pertinenza
e non eccedenza nel trattamento dei dati.Infatti, com’è noto tutti i trattamenti
dovrebbero avvenire riducendo al minimo l’utilizzazione di dati e bisognerebbe non
trattarli se le finalità possono essere comunque raggiunte mediante dati anonimi
o senza una specifica raccolta.Poiché sino ad oggi la finalità del pagamento della
sosta a pagamento era comunque realizzata senza l’utilizzo del numero di targa, e
poiché questo è a tutti gli effetti un dato personale, i rischi per gli interessati
sono elevati perché si verrebbe a creare una banca dati di grandi dimensioni, che
senza adeguati controlli e misure di sicurezza esporrebbe, almeno in astratto, i
cittadini a possibili utilizzi differenti rispetto alle finalità della raccolta.Ecco,
dunque, che risulta necessario che tutti i cittadini vengano preventivamente informati
secondo le prescrizione dell’articolo 13 del decreto legislativo 196/2003, altrimenti
ciò potrebbe comportare una grave violazione della privacy e i dati dei cittadini
sfuggirebbero al loro controllo, contrariamente ai diritti che sono loro riconosciuti
dal vigente Codice Privacy. Quindi, al di là degli aspetti pratici che riguardano
le ovvie difficoltà per gli automobilisti e le perdite di tempo necessarie alla
digitazione del numero di targa del veicolo, specie per gli anziani e per chi non
è proprietario del mezzo, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti” è necessario un chiarimento immediato da parte del locale comando
di Polizia Municipale e della partecipata cittadina S.G.M. che, com’è noto, gestisce
la sosta a pagamento nel centro urbano, per far conoscere alla collettività se tutti
i requisiti richiesti dal Codice della Privacy sono rispettati dal nuovo sistema
adottato.In caso contrario, sarà necessario un immediato ravvedimento e quindi la
sostituzione di tutti i nuovi parcometri dotati di una metodologia che altrimenti
non risulterebbe ossequiosa della legislazione vigente.