All’alterazione delle emissioni si aggiunge un nuovo guaio per Volkswagen. Il richiamo
degli 850’000 veicoli equipaggiati con un airbag difettoso della giapponese Takata,
montato anche su 840’000 BMW e altrettante Mercedes e su milioni di veicoli di altre
marche, potrebbe costare alla casa tedesca 400 milioni di dollari. Un portavoce di
VW, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”,
si è rifiutato di esprimersi sulla cifra anticipata dalla Welt am Sonntag. Lo stesso
domenicale riferisce anche che le autorità statunitensi stanno premendo sul costruttore
affinché, quale riparazione per lo scandalo delle emissioni, si impegni a produrre
delle auto elettriche nella fabbrica di Chattanooga (Tennessee). Contemporaneamente
VW dovrebbe partecipare al programma per la costruzione di stazioni di ricarica attraverso
gli Stati Uniti.