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Nuova intimidazione alla cooperativa “Valle del Marro”

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La Coop antimafia “Valle del Marro” Libera Terra ancora nel mirino della criminalità mafiosa. In un terreno di contrada Sovereto di Gioia Tauro, affidato alla coop, sono state estirpate e tagliate oltre 200 piante di kiwi. La scoperta è stata fatta quando i ragazzi si sono recati per lavorare nel campo confiscato alcuni anni fa alla cosca Molè di Gioia Tauro della ‘ndrangheta. Interi filari di piante che erano state messe a dimora erano state estirpate e lasciate per terra, mentre altre erano state tagliate di netto.

Si tratta del quarto atto intimidatorio in un solo anno in quel terreno. Sulla vicenda hanno avviato indagini i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro ai quali i responsabili della Cooperativa hanno presentato denuncia. Fondata grazie ad un progetto di Libera, con un ruolo attivo di don Pino Demasi, referente dell’associazione nella piana di Gioia Tauro, la cooperativa “Valle del Marro” è composta da un gruppo di giovani che rifiutano la logica del compromesso, l’apatia del quieto vivere e la rassegnazione culturale all’onnipotenza mafiosa. “Noi – ha detto il presidente della cooperativa, Domenico Fazzari – continueremo ad andare avanti e, come è avvenuto in passato in occasione di episodi simili, innesteremo nuovamente le piante come segno di resistenza nei confronti di una mentalità mafiosa che, anche se incute paura, non riuscirà a vincere”.

CGIL CALABRIA

Ennesima grave intimidazione alla Coop Valle del Marro – Libera Terra in uno dei terreni di Contrada Sovereto a Gioia Tauro interessato in più occasioni da atti simili dove questa volta sono state estirpate e tagliate oltre 200 piante di kiwi. Il reiterarsi di queste intimidazioni con un accanimento verso la coop e lo stesso terreno riconvertito in altre colture necessita di un maggiore approfondimento da parte delle Forze dell’Ordine e della Magistratura nei confronti della criminalità organizzata interessata alla filiera dell’agroalimentare. Dal 2014 l’impegno costante della Coop Valle del Marro che si concretizza nello gestire i terreni confiscati alla ‘ndrangheta per ridarne valore sociale, promuove valori di giustizia e legalità costituendo una testimonianza importante di coraggio e coerenza in un territorio difficile quale la Piana di Gioia Tauro. Tutta la Cgil Calabria unitamente alla Cgil della Piana di Gioia Tauro esprime con forza solidarietà e sdegno per quanto accaduto. Nei prossimi giorni incontreremo i ragazzi della coop e don Pino De Masi ai quali va la nostra vicinanza e il pieno sostegno confermando il comune impegno contro la ‘ndrangheta e per l’affermazione della legalità.

AVVISO PUBBLICO

La Cooperativa “Valle del Marro” Libera Terra è finita ancora una volta nel mirino della criminalità mafiosa. In un terreno di contrada Sovereto di Gioia Tauro, affidato alla cooperativa, sono state estirpate e tagliate oltre 200 piante di kiwi. Si tratta dell’ennesimo atto intimidatorio rivolto alla “Valle del Marro” che da oltre 15 anni, in un territorio ad alta presenza criminale, assieme a tanti giovani che rifiutano la mentalità mafiosa, costruisce percorsi lavorativi, unendo passione e competenza.

“Sono anni che la Cooperativa Valle del Marro testimonia con il lavoro dei suoi soci il riscatto dei giovani calabresi perbene sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta – ha dichiarato la Vicepresidente e Coordinatrice regionale di Avviso Pubblico, Maria Antonietta Sacco -. A loro e a don Pino Demasi, che li accompagna in questo “progetto di vita”, manifestiamo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, con l’augurio che, all’arrivo della Santa Pasqua, il male subito possa trasformarsi in impegno sempre più condiviso e in rinnovata speranza”.

Avviso Pubblico auspica infine che queste reiterate intimidazioni non riusciranno a piegare il desiderio di riscatto e ad ostacolare il cammino di legalità intrapreso dalla “Valle del Marro”, che rappresenta un esempio concreto e tangibile della Calabria che rifiuta l’oppressione ‘ndranghetista.

MICHELE CONIA, SINDACO DI CINQUEFRONDI

L’ennesimo attentato alla cooperativa Valle del Marro, l’ennesimo schiaffo a tutti noi, l’ennesimo schiaffo a questa terra ed a chi prova a non rassegnarsi. La solidarietà è scontata, non basta. Bisogna fare azioni e rete tra tutte le energie positive, bisogna far sentire la forza della maggioranza, quella maggioranza di donne e uomini onesti che ogni giorno in questo territorio da postazioni diverse lottano e resistono, non scendono a patti con la criminalità e non restano nemmeno nell’indifferenza. Non esprimo quindi solo la mia solidarietà, ma la mia totale disponibilità per ogni azione congiunta perché davvero è arrivato il momento di alzarla questa testa e di farlo tutti insieme.