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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Nulla di nuovo.. Oggi come ieri!

Nulla di nuovo.. Oggi come ieri!

La riflessione della scrittice sulla morte violenta del povero Tony Battaglia

MIRELLA MARIA MICHIENZI

Nulla di nuovo.. Oggi come ieri!

La riflessione della scrittice sulla morte violenta del povero Tony Battaglia

 

 

 

Gentile Direttore,

la morte violenta ed assurda di un giovane colpisce le nostre coscienze, i nostri più intimi sentimenti, causandoci uno stato di malessere e di impotente desolazione.

Io calabrese, da quarant’ anni  residente al nord, come lo sono tanti altri calabresi, avverto più che mai, e più di voi che siete rimasi al sud, uno stato di dolore unito a disagio…

Io meridionale meridionalista che da quarant’anni mi batto e difendo la mia Calabria proponendo e facendo notare i lati belli e positivi…in questo momento mi sento sconfitta.

Ho sempre sostenuto che in Calabria sono di più le persone buone ed oneste che quelle cattive e disoneste …ma in questo momento mi sento “ svuotata “…non so da dove bisogna ricominciare

o incominciare…

Negli anni ’70, la penultima volta che venni a Taurianova, stavo serenamente passeggiando quando, non so da dove , furono esplosi dei proiettili che uccisero un ragazzo di quindici anni, seduto al bar con gli amici .

Rimasi prima paralizzata ed attonita, poi incominciai ad urlare : “ Perché, perché ? “. Stavo per correre verso il  ragazzo ( che,  poi, seppi che era morto all’ istante ),ma una vecchietta mi strattonò e… energicamente ed affettuosamente mi prese per mano dicendomi : “ Signorina, staciti zitta, fuijmu ca’ ammazzanu puri a nui. Caminati, bella !” . Ed insieme ci allontanammo velocemente !

Ho sempre pensato con tristezza a quel ragazzo agli amici accanto a lui, alla vecchietta, a me…ma anche a chi aveva fatto esplodere i proiettili…e mi sono chiesta se, a parte il morto, tutti noi fossimo stati vittime o carnefici ! E la risposta, ieri come oggi , è : Entrambi !

Noi, vittime, che riusciamo solo “ a pontificare “ diveniamo carnefici non solo di noi stessi ma anche di tutta la società !

Noi, vittime, siamo carnefici, perché non sappiamo educare …ci limitiamo a meravigliarci e ad addolorarci senza rendercene conto che in questi tristi episodi non c’è soltanto una vittima, ma ce n’ è un’altra che di gran lunga…ha bisogno di noi, della società per essere guidata verso la ricerca dei veri valori umani ! Educare e rieducare , ecco il nostro compito di veri uomini !

E’ un discorso difficile da interiorizzare, specialmente, così, “ a sangue caldo “, ma, quando lo capiremo, allora, e solo allora, potremo dire di poter ricominciare un nuovo cammino.

Quando i genitori delle due vittime avranno il buon senso non solo di abbracciarsi ma anche di organizzare in onore dei figli dei corsi per  genitori , “mestiere molto difficile “, allora potremo dire di essere di fronte ad una nuova alba rosea…e la scuola procederà meglio, perché da sola non ce la può fare, in quanto può solo proseguire il cammino iniziato dalle famiglie che sono state, sono e saranno “ la culla dell’ educazione “.