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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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“No ad allarmismi inutili sul cogeneratore” E' quanto afferma Luigi Stasi, sindaco di Longobucco

“No ad allarmismi inutili sul cogeneratore” E' quanto afferma Luigi Stasi, sindaco di Longobucco
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COGENERATORE, no ad allarmismi
inutili. I lavori non sono ancora terminati; le operazioni dei giorni scorsi sono
state effettuate per accertarne il funzionamento. No a strumentalizzazioni
intorno ad un piccolo impianto di produzione di energia a fonte rinnovabile
destinato ad essere utilizzato per edifici pubblici già esistenti.
È quanto precisa il Sindaco Luigi STASI tenendo a sottolineare, tra le altre cose, che
l’opera non è una centrale a biomassa, ma un impianto di micro cogenerazione a biomassa
vergine della potenza di 200KW per la produzione contemporanea di energia elettrica e
termica.
La tecnologia proposta – dichiara – rappresenta un valido ed innovativo strumento per
il recupero di energia, senza emissioni inquinanti, dalla valorizzazione energetica delle
biomasse derivanti dalla pulizia del bosco di cui il Comune gode in abbondanza. Date le
caratteristiche tecniche, l’impianto deve essere posizionato il più possibile nei pressi degli
edifici in quanto mediante una piccolissima rete di teleriscaldamento andrà ad alimentare
alcune utenze pubbliche comunali con una spesa economica inferiore a quella
occorrente per l’impiego di combustibili fossili. L’area su cui sorgerà l’impianto, non è
fra le aree a rischio frane contemplate nel PAI. Le caratteristiche tecniche e
dimensionali dell’impianto sono tali da non costituire nessun tipo di pericolo dal punto di
vista idrogeologico, né in fase di installazione, né in fase di esercizio. Il muro di
contenimento in cemento armato realizzato a protezione dell’area in oggetto non è in
pericolo. La destinazione urbanistica dell’area è A1 (zona di ristrutturazione e
risanamento integrativo), e l’impianto di produzione di energia rientra nella fattispecie
cosiddetta di edilizia libera e non implica l’incremento dei parametri urbanistici.
In riferimento alla vicenda che ha visto la Ditta prima aggiudicataria, rinunciare alla
sottoscrizione del contratto, il Primo Cittadino ribadisce che le motivazioni alla base della
rinuncia non hanno nulla a che vedere con le presunte irregolarità del progetto, di
cui, l’impresa aveva preventivamente preso visione e accettato integralmente il contenuto.
Nessun movimento terra. Il posizionamento dell’impianto viene realizzato su un massetto
esistente. Non vi sono, quindi, pericoli diretti e reali tali da costituire un ostacolo per la
realizzazione dell’impianto sull’area prescelta.
L’impianto fotovoltaico della Scuola di Via Santa Croce – conclude STASI – è
funzionante e produce energia elettrica. Per cause non dipendenti dall’Amministrazione
comunale non è stato possibile realizzare lo scambio sul posto dell’energia prodotta.