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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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“Nessuna emergenza democratica a Mandatoriccio” Accesso, Donnici: "Opposizione sempre in Comune. Nessuna violazione, solite polemiche vuote"

“Nessuna emergenza democratica a Mandatoriccio” Accesso, Donnici: "Opposizione sempre in Comune. Nessuna violazione, solite polemiche vuote"
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MANDATORICCIO (Cs) – Parlare e scrivere di emergenza democratica a
Mandatoriccio supera perfino il ridicolo. Sia perché non vi è alcuna emergenza di questa
natura nella nostra comunità e nel rapporto normale e corretto tra cittadini e pubblica
amministrazione. Sia, soprattutto, perché, nel caso specifico dell’assurda denuncia riportata
sui media, all’apparato burocratico del Comune di Mandatoriccio risulta esattamente il
contrario delle contestazioni che in realtà vengono diffuse senza alcun fondamento.
L’obiettivo solito, sterile e pur tuttavia cristallizzatosi ormai dal giorno successivo alle ultime
elezioni amministrative, resta quello di creare polveroni e polemiche vuote.
È quanto dichiara e replica il Sindaco Angelo DONNICI, rispedendo ai mittenti le paradossali
ricostruzioni fatte e riportate stamani e secondo le quali, negli Uffici comunali, verrebbe addirittura
impedito l’ingresso ai rappresentanti dell’opposizione.
È tutto falso ed inventato – esordisce il Primo Cittadino, precisando che ciò può essere confermato,
come è stato già fatto in passato ed anche nelle sedi competenti, sia dal Segretario Generale che dai
responsabili delle tre aree, Amministrativa, Tecnica e di Ragioneria oltre che da tutto il personale degli uffici. – I membri dell’opposizione consiliare – prosegue – risultano sistematicamente presenti in Comune avendovi essi accesso costante e continuo per esercitare, molto spesso ai limiti dell’ostruzionismo, il legittimo ruolo loro assegnato dal minoritario responso elettorale.
Come da regolamento vigente approvato dal Consiglio Comunale – va avanti il Sindaco – l’accesso agli
uffici comunali è disciplinato in due giorni settimanali, precisamente martedì mattina e
giovedì pomeriggio. E ciò avviene, non per misteriose ambizioni censorie dell’Esecutivo, che tra l’altro
non ha alcuna competenza specifica in merito al diritto di accesso, ma solo ed esclusivamente per
garantire, così come del resto avviene nel resto dei comuni italiani, il giusto e normale
contemperamento tra il diritto dei consiglieri di approfondire e controllare ogni atto ritenuto
di interesse e l’altrettanto sacrosanto diritto di quanti operano nella macchina comunale di
poter svolgere regolarmente attività e mansioni pubbliche, delicate e spesso anche riservate,
in favore dei cittadini e della utenza in genere.
Del resto, come gli stessi dipendenti coinvolti possono confermare, alcuni consiglieri spesso richiedono la visione di documenti o atti già ottenuti precedentemente, con oggettivo dispendio di tempo e rallentamento se non interruzione di tutte le altre attività burocratiche. – Non c’è, pertanto, nessuna legalità da ripristinare a Mandatoriccio, peraltro da parte di organi chiamati, ancora una volta, in causa a sproposito, perché non sostitutivi di poteri attribuiti agli organi amministrativi. – Non vi è, quindi, alcuna violazione di norme e nessuna emergenza.
Servirebbe soltanto – conclude DONNICI – maggiore senso di responsabilità, sia evitando di pensare che
esercitare il legittimo diritto di accesso agli atti equivalga, ad esempio, sempre e comunque
all’ingresso materiale e alla compresenza costante negli uffici comunali, causandone, come
spesso è accaduto ed accade, il blocco; sia tenendo nella normale considerazione la circostanza che nel
Comune di Mandatoriccio, sottodimensionato rispetto alla mole di attività ordinaria, più del 90% dei
dipendenti risulta part-time e che, solo per restare all’ufficio tecnico chiamato in causa, in esso opera un solo impiegato a tempo pieno.