Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Nella Piana di Gioia Tauro aumentano i casi di cancro

La popolazione chiede chiarezza in merito alla questione

di MARIA TERESA BAGALA’

Nella Piana di Gioia Tauro aumentano i casi di cancro

La popolazione chiede chiarezza in merito alla questione

 

Passando per le vie di Gioia Tauro, negli ultimi tempi,
proprio come richiesto dal Comitato Quartiere Fiume, capita di imbattersi in
abitazioni che hanno all’esterno appeso lo striscione con su scritto “Ci state
ammazzando”. Si tratta di case di persone ammalate di cancro. La Piana è ormai
diventata una terra di morte. Ogni giorno vengono alla luce nuovi casi di
cancro e si continua a morire. Proprio martedì 25 marzo l’ultimo caso clamoroso
a Gioia Tauro; un ragazzo poco più che ventenne è morto a causa di una grave patologia
oncologica che è riuscito a sconfiggerlo in poco tempo.

Sempre più giovani si ammalano. Sempre più bambini, al posto
di giocare, si trovano in ospedale a lottare per la sopravvivenza sottoponendosi
a cure che in certi casi arrivano ad essere delle vere e proprie torture per
loro.

In alcuni centri del comprensorio ci sono vie in cui i casi
di ammalati di cancro sono troppi. Il popolo non ce la fa più a piangere i
morti ed inizia a prendere coscienza del fatto che non si può più rimanere
inermi davanti a tutto questo. Ecco che iniziano a nascere le associazioni che
chiedono chiarezza. A Gioia Tauro il Comitato Quartiere Fiume, sopra
menzionato, si sta facendo promotore di alcune iniziative volte a
sensibilizzare tutti su questa
importantissima questione. Esso sta lottando affinché anche nella Provincia di
Reggio Calabria si crei un registro tumori. Perché se è vero che i medici di
base già da tempo abbiano denunciato l’allarmante aumento dei casi di cancro
nella nostra zona, è anche vero che solo con l’istituzione di un registro
ufficiale si può dimostrare in maniera certa questo fenomeno. Ecco perché sta
raccogliendo i certificati oncologici, anche di persone ormai purtroppo
decedute, da inviare poi al Ministero della Salute.

Il Comitato, inoltre, chiede che siano effettuati dei
controlli sul funzionamento dei numerosi impianti industriali potenzialmente
pericolosi che sono concentrati nell’ area industriale adiacente al Porto di
Gioia Tauro. Il loro quartiere, infatti, è particolarmente esposto a tale
impianti e questi cittadini sono costretti, specie in alcune ore del giorno, a
doversi rinchiudere dentro casa a causa dei miasmi provenienti da dette
strutture. Il Comitato, come più volte ha fatto sapere, non è alla ricerca di
un “colpevole”, ma vuole soltanto cercar di capire se esiste un nesso tra i
casi di tumore nella zona e l’ eventuale cattivo funzionamento degli
stabilimenti.

Una richiesta che inizia a sollevarsi anche da altre parti. Oltre
ai gruppi nati anche su internet – uno
su tutti “La Piana di Gioia Tauro ci mette la faccia”, nel quale sono
testimoniati i tantissimi casi di malattia – è proprio di qualche giorno fa,
infatti, il comunicato con cui il Circolo dei Giovani Democratici di Gioia
Tauro, da poco istituito, chiede chiarezza riguardo questa questione. Un appello
che non può essere ignorato perché arriva
proprio da coloro che rappresentano il futuro della città e che si conclude
così:<< Vogliamo restare a Gioia Tauro, progettare il nostro futuro e
vivere la nostra gioventù senza il timore di respirare aria malsana>>. Parole
dense di significato che dovrebbero portare chi di competenza a riflettere.