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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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‘Ndrangheta: sequestrati 110 mln di beni ad un immobiliarista romano

‘Ndrangheta: sequestrati 110 mln di beni ad un immobiliarista romano

Operazione della Dia di Reggio Calabria. Sigilli anche al teatro Ghione di Roma

‘Ndrangheta: sequestrati 110 mln di beni ad un immobiliarista romano

Operazione della Dia di Reggio Calabria. Sigilli anche al teatro Ghione di Roma

 

 
(ANSA) – REGGIO CALABRIA – Beni per 110 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria ad un imprenditore immobiliarista romano, Federico Marcaccini, rimasto coinvolto nell’operazione ‘Overloading’, condotta nel dicembre scorso contro un’organizzazione di trafficanti internazionali di droga legati alla ‘ndrangheta. Il sequestro è stato disposto dal tribunale di Roma su proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale del direttore della Dia Alfonso D’Alfonso.

L’operazione, effettuata con la collaborazione del Centro operativo Dia di Roma, ha consentito il sequestro del patrimonio riconducibile a Marcaccini, stimato in circa 110 milioni di euro, tra cui figurano un immobile sede di un importante teatro romano, due alberghi in Sicilia e nella regione Lazio nonché numerose aziende situata in gran parte a Roma.

Il teatro Ghione a Roma è stato sequestrato nell’ambito dell’operazione condotta dalla Dia di Reggio Calabria nei confronti dell’immobiliarista romano, Federico Marcaccini, detto Pupone. L’uomo è indagato nell’ambito dell’operazione Overloading coordinata dalla Dda di Catanzaro contro un’organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti legata alla ‘ndrangheta. Oltre al teatro, di cui Marcaccini e’ proprietario e la cui società di gestione è estranea alla vicenda, sono stati sequestrati due alberghi, dei quali non sono stati ancora resi noti i nomi, uno a Taormina ed uno a Ceccano (Frosinone), e numerose aziende operanti principalmente nel Lazio. Nell’ambito dell’operazione Overloading, condotta da carabinieri e Guardia di Finanza nel dicembre del 2010, furono fermate 77 persone, tra le quali un tenente colonnello dei Carabinieri, Luigi Verde, di 58 anni, allora in servizio a Bolzano dopo essere stato, dal 1999 al 2001, comandante provinciale a Sondrio, al quale, nel corso della perquisizione nel suo alloggio di servizio, nella caserma della Legione di Bolzano, furono trovati armi ed esplosivo.

redazione@approdonews.it