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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 18 APRILE 2024

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‘Ndrangheta, processo “Altanum”, chiesti oltre 127 anni di carcere per la cosca trapiantata In Valle D’Aosta L'inchiesta riguarda due cellule della criminalità organizzata di Cittanova e San Giorgio Morgeto nella regione valdostana

‘Ndrangheta, processo “Altanum”, chiesti oltre 127 anni di carcere per la cosca trapiantata In Valle D’Aosta L'inchiesta riguarda due cellule della criminalità organizzata di Cittanova e San Giorgio Morgeto nella regione valdostana

Ammontano a oltre 127 anni di carcere le pene richieste della Dda di Reggio Calabria al tribunale di Palmi nel processo con rito ordinario seguito all’inchiesta per ‘ndrangheta denominata Altanum.
In dettaglio sono stati chiesti: 22 anni e sei mesi di reclusione per Mario Gaetano Agostino, di 78 anni, nato a Carpanzano (Cosenza), 21 anni per Giuseppe Facchineri (52) nato a Cittanova (Reggio Calabria), 12 anni ciascuno per Michele Raso (60), Vincenzo Raso (69), Vincenzo Raffa (46), Giorgio Raffa (52), Giuliano Sorbara (49), Raffaele Sorbara (53), Tommaso Fazari (62), tutti nati a San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) e accusati di associazione di tipo mafioso.
La Dda invece ha chiesto l’assoluzione per quattro imputati che erano inizialmente stati accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si tratta di Veronica Fonte (35) nata ad Aosta, Gianluca Cammareri (33) nato a Cinquefrondi (Reggio Calabria) – difesi dall’avvocato Ascanio Donadio del foro di Aosta -, Maurizio Napoli (50) nato a Taurianova (Reggio Calabria), difeso dall’avvocato Giuseppe Milicia, e Michele Fonte (59) nato a San Giorgio Morgeto e difesa dall’avvocata Mariella Vizzari. Gli inquirenti avevano ipotizzato un presunto giro di marijuana, risalente al 2013, che avrebbe sfruttato i camion di ditte di trasporti operative sulla tratta San Giorgio Morgeto-Aosta per far arrivare lo stupefacente dalla Calabria fino alla regione alpina.
La Regione Valle d’Aosta è tra le parti civili (ANSA).

Nel rito abbreviato, le condanne emesse lo scorso mese hanno aumentato delle pene, ma ci sono state anche assoluzioni

Le pene
Se a Giuseppe Facchinieri detto “Il Professore” (61 anni, Cittanova) sono stati confermati i 16 anni di reclusione inflittigli dal Gup reggino nel dicembre 2020, per Roberto Raffa (46, San Giorgio Morgeto) la pena sale a 10 anni e 8 mesi (8 anni in primo grado) e per Giuseppe Chemi (61, Taurianova) a 7 anni e 10 mesi di reclusione (contro 5 anni e 4 mesi iniziali). Per ognuno di loro, il sostituto procuratore generale aveva chiesto l’ergastolo (considerata anche l’accusa di omicidio, alla base dell’impugnazione del precedente verdetto da parte della Dda reggina).
Le assoluzioni invece per gli altri due imputati del giudizio di secondo grado, vale a dire Vincenzo Facchinieri (55, fratello del “Professore”) e Salvatore Facchineri (48), entrambi di Cittanova, considerati dalla Dda di Reggio “partecipi” dell’associazione mafiosa, è stata confermata l’assoluzione. La richiesta della Procura generale, all’udienza dello scorso 7 marzo, era stata di 10 anni di carcere ognuno. Il loro coinvolgimento investigativo era ricondotto in particolare all’omicidio di Raso.