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‘Ndrangheta: confisca di beni per 4 mln di euro tra Vibo e Roma

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Operazione della Guardia di finanza contro la cosca Fiarè di San Gregorio d’Ippona ULTIMI AGGIORNAMENTI

‘Ndrangheta: confisca di beni per 4 mln di euro tra Vibo e Roma

Operazione della Guardia di finanza contro la cosca Fiarè di San Gregorio d’Ippona

 

 

(ANSA) – VIBO VALENTIA – I finanzieri del Gico di Catanzaro e del Nucleo di polizia tributaria di Vibo Valentia, in collaborazione con lo Scico di Roma, hanno confiscato beni per sei milioni di euro a Nicola Fiare’, di 47 anni, ritenuto un elemento di spicco dell’omonima cosca di San Gregorio d’Ippona. Le indagini hanno consentito di ricostruire un intreccio di rapporti commerciali e societari gestito, anche con prestanome, da Fiaré, soprattutto a Roma dove aveva il centro dei suoi affari.

Quattro società operanti nell’organizzazione di spettacoli ed eventi a Roma ed una villa di tre piani nel vibonese: sono alcuni dei beni, per un valore complessivo di sei milioni di euro, confiscati stamani dai finanzieri del Gico di Catanzaro e del Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia, in collaborazione con lo Scico di Roma a Nicola Fiaré. Le società in questione sono la “Capital music”, “Le Point Café”, “Light and sound” e l’associazione musicale “Musica è”. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Vibo Valentia – sezione Misure di prevenzione, che ha sostanzialmente confermato gran parte dei sequestri disposti a gennaio e luglio 2010 su proposta del procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo. I finanzieri hanno ricostruito il notevole patrimonio di Fiaré, costituito prevalentemente da beni immobili e società detenuti sia direttamente che attraverso prestanomi e schermi societari, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alle sue capacità economico-reddituali. In particolare, oltre a porre in essere alcune operazioni di compravendita nel settore immobiliare, nel giro di pochi anni Fiaré aveva acquisito a Roma, attraverso alcune società a lui riconducibili, il controllo di diverse attività commerciali, alcune delle quali cedute nel tempo. Secondo l’accusa, Fiaré avrebbe attribuito a dei prestanome la titolarità di note società operanti nel settore dell’organizzazione di pubblici spettacoli di cui, però, manteneva il pieno controllo gestionale.

redazione@approdonews.it