Con ordinanza di applicazione di misure cautelari, il Giudice per le Indagini Preliminari DDA presso il Tribunale di Milano nel novembre 2021, nell’operazione antimafia sulla ‘ndrangheta in Lombardia c.d. “ Cavalli di Razza ” , ha arrestato 54 persone, alcune delle quali accusate di essere affiliate alle ‘ndrine Piromalli e Molè di Gioia Tauro. L’inchiesta rappresenta una delle tre distinte indagini condotte in Calabria, Lombardia e Toscana, coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia, che complessivamente hanno portato all’arresto di 113 persone, disvelando l’esistenza di un sodalizio mafioso attivo nell’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica, nonché nelle estorsioni e nel riciclaggio dei relativi capitali illeciti in mezza Italia e anche all’estero.
L’ avv. Mariangela Borgese , difensore dell’imputato P.V., accusato del reato di cui all’art. 416 bis co. I, II, III, VI e VIII c.p, ha proposto articolata istanza di sostituzione misura al GIP in considerazione dell’affievolimento delle esigenzi cautelari in relazione al tempo trascorso ed al ruolo svolto dall’imputato e della mancanza dei requisiti di attualità e concretezza delle stesse, evidenziando,come da insegnamento della Suprema Corte ( ex multis Sez. 1 n. 13044 del 16/12/2020) che la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari è superabile col decorso di un rilevante lasso temporale tra le condotte ascritte e il momento applicativo della misura cautelare, dovendo il fattore tempo, alla luce della riforma di cui alla legge 16 aprile 2015 n. 47 e di una lettura costituzionalmente orientata della stessa presunzione ex art. 275 comma 3 c.p.p., anche alle luce degli orientamenti della CEDU, entrare nella valutazione concreta del giudice in ordine all’attualità del pericolo di recidiva.
Ciò anche nelle ipotesi di contestazione dell’art. 416 bis c.p. nel cui caso la giurisprudenza di legittimità -pur non negando la presunzione ex art. 275 c.3, cpp, – ha, nelle succitate sentenze, valorizzato l’incidenza del fattore tempo, come fatto sopravvenuto da cui potere desumere il venire meno ovvero l’attenuazione delle originarie esigenze cautelari.-
Il GIP in accoglimento dell’istanza proposta dall’ avv. Mariangela Borgese ha concesso gli arresti domiciliari al P.V.-