Con l’elezione a Sindaco di Antonio De Masi, si apre una nuova fase nella
storia travagliata di questo piccolo centro, per anni *considerato il più
povero d’Italia*, in un territorio devastato dalle alluvioni e
dall’incursione tremenda della mafia.Esprimo vivo compiacimento per il consenso riscosso di nuovo da una figura
stimata, di grande passione politica, impegno civile e abnegazione
personale.Ho conosciuto Antonio nel vivo della lotta per dare una casa dopo
l’alluvione del 1972, io giovane dirigente del PCI che accompagnavo, nel
giro delle Serre, dirigenti sperimentati e prestigiosi come Pasquale
Poerio, Quirino Ledda e Franco Politano.Antonio De Masi assieme al preside Salvatore Tassone e al medico Saverio
Monteleone costituivano un nucleo di pionieri generosi che, assieme a tanti
giovani, venivano di volta in volta a Catanzaro e a Roma per rappresentare
una comunità molto sofferente, ma affatto rassegnata, *pur avendo il
reddito medio più basso d’Italia.*E’ significativo che la nuova elezione del sindaco sia avvenuto nella
stessa giornata in cui Ll SVIMEZ presentando il proprio Rapporto annuale ha
descritto *la Calabria che prova a rialzare la testa.* Ancora il divario
tra i redditi della Calabria e della Lombardia è enorme, ma si segnalano
nella nostra area tante esperienze dinamiche e produttive.E’ il frutto anche del lavoro coraggioso di quel gruppo di giovani
intellettuali legati alla loro terra e stimati nel circuito culturale
calabrese (da Dino Vitale a Vito Teti, da Luigi Lombardi Satriani a Saverio
Di Bella, ad Alessandro Guerricchio), per far maturare una cultura di base
solida che ostacolasse le tendenze al ribellismo o alla rassegnazione, fino
alla scoperta dei megaliti della stratificazione antropomorfica del periodo
neolitico. Respirammo aria pulita quando negli anni successivi nel 2002 –
accompagnammo da Roma il grande intellettuale francese Edgar Morin.Ammiravo la loro capacità di legare la formazione culturale dei giovani
alle conquiste concrete per migliorare le condizioni di tutti gli abitanti
a partire dai più anziano. Le lotte per la ricostruzione del centro
danneggiato, le lotte per la casa , per il lavoro, per i servizi; la
sperimentazione delle coop per l’abitazione per l’occupazione e per i
servizi di trasporto.Anni difficili e conquiste importanti non cancellate dalle successive
sconfitte e dalle ferite inferte dallo scioglimento del Consiglio Comunale
per inquinamento mafioso.Ora Nardodipace riparte ! Abbiamo il piacere di commentare un successo,
personale e collettivo; abbiamo il dovere di stare al loro fianco per la
rinascita di Nardodipace e dell’intera Calabria.*G. Soriero*, dirigente PD
Gia Sottosegretario di Stato