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Naccari Carlizzi al fianco dei lavoratori della Cooperativa “Futura” di Maropati

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I 16 dipendenti hanno maturato un arretrato di ben 12 mensilità

Naccari Carlizzi al fianco dei lavoratori della Cooperativa “Futura” di Maropati

I 16 dipendenti hanno maturato un arretrato di ben 12 mensilità

 

Giungono segnali pericolosi, oltreché inquietanti, da parte del lavoratori della
“Futura”, cooperativa che gestisce la comunità terapeutica per la riabilitazione
psichiatrica con sede in Maropati, convenzionata con l’ASP 5, i quali denunciano,
ormai da tempo, la precaria situazione in cui versa la Struttura e il profondo, grave
e mortificante disagio economico in cui versano i 16 dipendenti che hanno maturato
un arretrato di ben 12 mensilità.
Non si può che essere pienamente d’accordo con il personale della struttura quando
afferma che è vergognoso e oltraggioso quanto subisce il loro prezioso lavoro di
supporto medico-terapeutico-residenziale , garantito a quanti vivono gli effetti
devastanti del disagio psichiatrico quotidiano.
Il credito vantato dalla cooperativa Futura ammonta, a quanto sembra, a ben oltre
800 mila euro, cifra che da l’esatta dimensione delle difficoltà, quasi terminali,
in cui versa la Struttura stessa.
Risulta che il 30-4 u.s. si è svolto un incontro tra i vertici dell’Azienda Sanitaria
e la dirigenza della cooperativa in argomento. In tale incontro, la direzione dell’ASP
e l’Assessore Regionale alle politiche sociali On. Salerno, raggiunto telefonicamente,
hanno garantito ai lavoratori che nel giro di una settimana avrebbero definito le
proprie competenze e garantito la soluzione definitiva.
Noi speriamo che questa avvenga e che la soluzione sia veramente di carattere definitivo.
Ci permettiamo dunque di unirci all’appello lanciato dai lavoratori della Comunità
in questione e, nell’esprimere vicinanza a quanti operano nel delicato settore già
richiamato, ci impegniamo da subito a seguire ora per ora l’evoluzione della problematica,
di garantire sostegno a quanto giustamente denunciato dai lavoratori discriminati,
e ci riserviamo di avviare ulteriori interventi nelle sedi politiche-istituzionali
competenti.