Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 20 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Molinaro (Lega), Giornata Mondiale dell’acqua. “In Calabria possiamo arrivare ad invasare oltre il 35% dell’acqua piovana” Tre dighe con storie e vicende diverse che devono ritornare al centro della strategia. Questo un primo step, poi naturalmente i piccoli invasi, il risparmio idrico nei comportamenti individuali e delle comunità e i nuovi sistemi di irrigazione con l'agricoltura di precisione che consentono un rilevante abbattimento dei consumi

Molinaro (Lega), Giornata Mondiale dell’acqua. “In Calabria possiamo arrivare ad invasare  oltre il 35% dell’acqua piovana” Tre dighe con storie e vicende diverse che devono ritornare al centro della strategia. Questo un primo step, poi naturalmente i piccoli invasi, il risparmio idrico nei comportamenti individuali e delle comunità e i nuovi sistemi di irrigazione con l'agricoltura di precisione che consentono un rilevante abbattimento dei consumi

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua. Partiamo da alcuni dati oggettivi. In Calabria, una regione ricca d’acqua, invasiamo attraverso le infrastrutture esistenti, circa il 20% dell’acqua piovana, al di sopra quindi dell’11% che è la media nazionale. Possiamo tranquillamente arrivare ad invasare oltre il 35% dell’acqua. Ne abbiamo la capacità e le possibilità. Con lungimiranza, possiamo agire su più fronti. Innanzitutto focalizzare l’attenzione sul completamento delle infrastrutture idriche definite “incompiute”. Ne cito tre: la diga dell’Esaro (CS), quella del Melito (CZ) e del Metramo (RC). Tre dighe con storie e vicende diverse che devono ritornare al centro della strategia. Questo un primo step, poi naturalmente i piccoli invasi, il risparmio idrico nei comportamenti individuali e delle comunità e i nuovi sistemi di irrigazione con l’agricoltura di precisione che consentono un rilevante abbattimento dei consumi e l’utilizzo delle acque reflue. Sul tema acqua, come è nelle intenzioni della “cabina di regia” a livello nazionale,va fatto uno sforzo comune per affrontarlo in maniera complessiva facendo anche sintesi fra interessi diversi. Il contributo che l’agricoltura calabrese può dare alla filiera del cibo 100% italiano è rilevante. In Calabria, c’è ancora molta e troppa superficie non irrigabile. Alla luce di questo dobbiamo evitare che questa risorsa continui ad essere patrimonio delle multinazionali che in Calabria lasciano solo le briciole! L’acqua – conclude Molinaro – è elemento fondamentale anche in termini sociali come misura di contrasto alla desertificazione, allo spopolamento e quindi alla crisi demografica.