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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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“Ministro Alfano consideri la Calabria questione nazionale” Gianni Speranza, responsabile nazionale SEL Politiche per il Mezzogiorno, si appella al ministro degli Interni sulle intimidazioni che si stanno verificando a Lamezia Terme

“Ministro Alfano consideri la Calabria questione nazionale” Gianni Speranza, responsabile nazionale SEL Politiche per il Mezzogiorno, si appella al ministro degli Interni sulle intimidazioni che si stanno verificando a Lamezia Terme
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I ripetuti atti intimidatori che si sono verificati nei giorni scorsi a
Lamezia e i segnali preoccupanti che giungono da diverse parti della nostra
Regione ci mettono di fronte al dato strutturale della pervasività della
presenza mafiosa E’ un dato su cui il governo nazionale e il Ministro degli
Interni Alfano, che domani sarà in visita in Calabria, devono
necessariamente soffermarsi: la visita del Ministro non produca solo
clamore mediatico ma dia risposte concrete ed efficaci alla nostra regione,
ai calabresi onesti vittima della sopraffazione e della violenza criminale.

A Lamezia nelle ultime settimane sembra di essere tornati agli anni bui del
dominio del racket e delle intimidazioni. Sono state colpite diverse
attività commerciali, molte delle quali hanno un forte valore simbolico per
la nostra comunità. Se è vero che rispetto al passato sono stati compiuti
molti passi avanti, grazie al lavoro svolto in questi anni dalla
Magistratura e dalle Forze dell’Ordine che hanno inflitto colpi di portata
storica alle principali cosche del nostro territorio, c’è ancora tanto
lavoro da fare perché all’azione insostituibile degli organi inquirenti
corrisponda una mobilitazione generale della società lametina e calabrese,
contro ogni forma di connivenza e condizionamento delle forze criminali. La
denuncia coraggiosa di Rocco Mangiardi ha rappresentato un momento di
grande rottura.

Rispetto al passato anche imprenditori della nostra città denunciano gli
atti intimidatori agli organi inquirenti, un fatto di estrema importanza
che richiede il sostegno di tutta la comunità. Tuttavia manca ancora
un’adeguata reazione della società civile e della politica.Se persistono le
zone grigie, i silenzi e l’atteggiamento di voltarsi dall’altra parte, le
operazioni della Magistratura e delle Forze dell’Ordine non basteranno a
sradicare definitivamente la mafia e la mentalità mafiosa dalla nostra
comunità.

Domani il Ministro Alfano verrà a visitare una regione dove i magistrati
sono continuamente sotto attacco; dove i giornalisti che tentano di
raccontare quello che succede rischiano la vita; dove gli amministratori
pubblici che non si piegano alle logiche del malaffare, vengono colpiti
anche nella loro sfera familiare; dove gli imprenditori non sono liberi di
svolgere le loro attività; dove addirittura viene minacciata una figura
nazionale come il procuratore Gratteri. La visita del Ministro non sia
un’occasione per fare clamore, ma per affrontare la questione calabrese
come questione nazionale. A cominciare da risposte adeguate rispetto alle
inaccettabili carenze di personale in alcuni uffici giudiziari, che hanno
un ruolo chiave nella lotta alla criminalità organizzata, e da maggiori
dotazioni di uomini e mezzi per le indagini delle forze di polizia.

Su queste questioni il governo nazionale deve dare subito delle risposte,
alla Calabria e ai calabresi. Facciamo fruttificare quei semi positivi di
cambiamento che in tante parti della nostra Regione sono nati in questi
anni per scrivere una nuova e positiva pagina per questa terra.

Gianni Speranza, responsabile nazionale SEL Politiche per il Mezzogiorno