La Cgil provinciale scende in piazza a Reggio contro la manovra finanziaria
Set 06, 2011 - redazione
Michele Gentile (sindacato nazionale): “Sono sempre gli stessi a pagare”
di ALESSANDRO CRUPI
La Cgil provinciale scende in piazza a Reggio contro la manovra finanziaria
Michele Gentile (sindacato nazionale): “Sono sempre gli stessi a pagare”
Come in tutta l’Italia, anche a Reggio Calabria la Cgil ha mobilitato le proprie energie per riaffermare la contrarietà alla manovra finanziaria del Governo Berlusconi attraverso lo sciopero generale di otto ore. Sul palco di piazza Italia sono saliti i massimi dirigenti locali delle segreterie provinciali del sindacato confederale assieme a Michele Gentile (Cgil nazionale). Inoltre si è registrata la partecipazione dei rappresentanti di diverse associazioni e movimenti come Arci, Arcigay, Se non ora quando, Fds, Uds, Comitato Acqua Pubblica, Energia Pulita e dei partiti Pd, Prc, Pdci e Pcl oltre ai sindaci dei Comuni di Polistena (Michele Tripodi), Laureana di Borrello (Mimmo Ceravolo), Caulonia Ilario Amendolia) e del vicesindaco di Galatro Pino Sorbara. A ciò si sono aggiunte le adesioni alla manifestazione dei Comuni di Stilo, Monasterace, Roccella, Placanica, Riace, Locri, Africo, Rosarno e San Luca. «Si tratta di una manovra iniqua ed inefficace sui conti pubblici – ha affermato il responsabile nazionale Cgil per i settori pubblici Michele Gentile – mentre bisogna scommettere sul raggiungimento dell’equità sociale. In soldoni chi ha di più deve pagare di più e occorre alleggerire il carico fiscale su chi già paga mentre con questa manovra tutto ciò non accade». «La crescita del Paese passa necessariamente sulla capacità d’investimento in ricerca e sviluppo e nella difesa del lavoro». Per la segretaria della Cgil Reggio-Locri Mimma Pacifici «va subito eliminato l’articolo 8 del decreto della manovra che consente di non tenere conto del contratto collettivo nazionale attraverso i contratti aziendali». La stessa si scaglia anche contro «la politica dei tagli, soprattutto nei confronti degli enti locali con cui – sottolinea – si mettono a serio rischio alcuni servizi vitali per tutti i cittadini».
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