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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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A Melicuccà il libro “Chiesa, giovani e ‘ndrangheta” Scritto da don Vincenzo Leonardo Manuli

A Melicuccà il libro “Chiesa, giovani e ‘ndrangheta” Scritto da don Vincenzo Leonardo Manuli
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Nella suggestiva ex chiesa di san Rocco, oggi un rudere che ospita eventi culturali e manifestazioni cittadine del comune di Melicuccà, sabato 11 agosto 2018, il sindaco Emanuele Oliveri ha ospitato la presentazione del libro Chiesa, giovani e ‘ndrangheta di don Vincenzo Leonardo Manuli.
La serata è stata introdotta dallo stesso sindaco che ha ringraziato don Leonardo, raccontando l’esperienza di aver conosciuto personalmente don Tonino Bello e don Italo Calabrò, figure religiose che hanno operato nel campo dell’evangelizzazione e del sociale e che l’autore ha ampiamente trattato nella parte centrale del suo saggio. Ha aggiunto che oggi “la ‘ndrangheta ha cambiato belle, si è mimetizzata e infiltrandosi silenziosamente in settori nevralgici della società come anche nella politica”.
Dopo aver introdotto l’evento culturale, è stato il momento dell’assessore il prof. Tanino Toscano a presentare il libro, apprezzando il lavoro dell’autore, “la valenza culturale e storica, anche l’autocritica del versante ecclesiale delle complicità clericali e la progettualità del saggio”. L’autore è intervenuto esponendo le motivazioni che l’hanno portato a lavorare su questo argomento molto delicato, dedicato ai giovani al fine di contribuire per contrastare il fenomeno mafioso della ‘ndrangheta. All’evento era presente anche il parroco don Paolo Martino, che ha ringraziato don Leonardo di aver aiutato a riflettere sul “rapporto chiesa e ‘ndrangheta e per aver citato anche alcuni interventi locali nel magistero dei vescovi della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi”.
La partecipazione di diversi cittadini ha consentito anche un breve dibattito a cui l’autore ha risposto dialogando e riportando anche l’esperienza sul campo intervistando i giovani di alcune scuole della piana di Gioia Tauro.
Il sindaco ha concluso la serata citando una frase del testamento spirituale di don Italo Calabrò, “Nessuno escluso mai!”, uno slogan del ministero del prete reggino che ha operato in un territorio difficile del reggino, soprattutto negli anni del secolo scorso dove erano in corso sanguinose faide e guerre di mafia.
Il sindaco, come si è detto, in precedenza, lui ha avuto la fortuna di conoscere don Italo quando svolgeva l’obiettore di coscienza. Ha augurato all’autore che questo lavoro possa essere diffuso anche nelle scuole, nelle biblioteche e nelle associazioni, per riflettere e dare una svolta storica contro la prepotenza mafiosa e i disagi sociali che attraversa la Calabria e colpisce soprattutto i giovani.