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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Melania: no attenuanti, chiesto l’ergastolo per Parolisi

Melania: no attenuanti, chiesto l’ergastolo per Parolisi

E’ la pena chiesta dai Pm di Teramo per ex caporale alpini accusato di aver ucciso la moglie

Melania: no attenuanti, chiesto l’ergastolo per Parolisi

E’ la pena chiesta dai Pm di Teramo per ex caporale alpini accusato di aver ucciso la moglie

 

 

(ANSA) TERAMO – Ergastolo per Salvatore Parolisi. Questa la pena chiesta dai Pm di Teramo per l’ex caporale degli alpini accusato di aver ucciso la moglie, Melania Rea.

L’ha definito un puzzle con tanti elementi che tutti insieme compongono un quadro tipico del processo indiziario. Così il Pm di Teramo Davide Rosati ha spiegato il castello accusatorio nei confronti di Salvatore Parolisi, per il quale ha richiesto l’ergastolo per l’omicidio della moglie senza attenuanti generiche ma anzi con alcune aggravanti. Per l’accusa Salvatore Parolisi è colpevole anche quindi di minorata difesa, crudeltà, e vilipendio aggravato dall’aver voluto depistare fuori di sé la colpevolezza dell’omicidio. Quest’ultima accusa è in funzione dell’aver creato tracce visibili a chi si fosse recato sul posto del delitto per depistare le indagini e sarebbero state fatte il giorno dopo il delitto. Sono queste aggravanti abbinate al reato di omicidio ad aver portato nonostante il rito abbreviato alla richiesta dell’ergastolo, perché secondo i Pm lo sconto di pena si effettua sulla possibile richiesta di isolamento diurno: ed è questa infatti la parte abbonata con rito abbreviato.

Uno in aula, l’altro dietro le sbarre: papà Gennaro Rea e Salvatore Parolisi stavolta hanno incrociato lo sguardo tra di loro. “Ci siamo guardati sì – ammette il papà di Melania durante la pausa del processo all’ex caporale campano – Salvatore è sempre il solito, quando il Pm Rosati parlava dei soldi lui ridacchiava…Uno sbruffone mi chiedete? Sì, può essere il termine giusto”.

Papà Rea ha ascoltato la requisitoria dei due procuratori ma ammette “per me non è cambiato niente”, nel senso che già sapeva tutto. “E’ stata però una requisitoria a senso unico”, verso la colpevolezza di Salvatore Parolisi.

“Se ho fiducia nella giustizia? Errare è umano ma questa è una vicenda a senso unico”. Così poco prima di rientrare in aula per ascoltare le requisitoria delle parti civili Gennaro Rea. Il padre di Melania ha confermato che “manca poco alla fine della vicenda e per noi è sempre difficile essere qui a Teramo, ma a noi ci preme molto di più la tranquillità della piccola”, insiste riferendosi alla figlia di Melania e Salvatore, Vittoria. “Spero che stia con noi il più possibile e possa crescere serena”, ha concluso.

“E’ quello che ci aspettavamo la richiesta di un ergastolo senza attenuanti”. Così l’avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, all’uscita dell’aula.

Salvatore Parolisi e’ arrivato al Tribunale di Teramo dove oggi sono iniziate le requisitorie del processo con rito abbreviato per l’omicidio di Melania Rea, la 29enne campana uccisa il 18 aprile 2010 nel bosco di Ripe di Civitella con 35 coltellate. Oggi nell’aula Falcone-Borsellino sara’ il turno della pubblica accusa con i Pm Davide Rosati e Greta Aloisi a cui seguira’ la parte civile dell’avvocato Mauro Gionni.