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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Marò, firmata conciliazione indennizzo pescatori

Marò, firmata conciliazione indennizzo pescatori

150mila euro per ognuna delle vittime

Marò, firmata conciliazione indennizzo pescatori

150mila euro per ognuna delle vittime

 

 

Il governo italiano e i familiari dei due pescatori uccisi nell’incidente che ha coinvolto i due marò hanno firmato oggi un accordo extragiudiziale davanti all’Alta Corte del Kerala. La scorsa settimana, Roma aveva offerto come donazione ‘ex gratia’ 10 milioni di rupie (quasi 150mila euro) a ciascuna famiglia. L’intesa e’ stata firmata davanti alla Camera di conciliazione (Lok Adalath) del tribunale che ha sede a Kochi alla presenza del console generale di Mumbai Giampaolo Cutillo e dei familiari dei pescatori Jelastine Valentine e Ajesh Binki uccisi lo scorso 15 febbraio. Da quanto ha appreso l’ANSA da fonti della delegazione italiana, dopo la firma sono state avviate le procedure di formalizzazione e le pratiche relative al deposito della somma che permetteranno all’accordo di entrare pienamente in vigore. In base all’intesa, la moglie di Jelastine e le sorelle di Bink riceveranno l’indennizzo concordato come segno di attenzione dell’Italia per la grave disgrazia subita, senza che questo abbia alcuna influenza sui procedimenti penali esistenti. In cambio, quando sara’ ratificato il compromesso, le famiglie delle due vittime si ritireranno da tutti i procedimenti in cui sono comparse come parte lesa.

SI’ CORTE INDIANA AL RICORSO ITALIANO – Si e’ sciolto un altro nodo nell’intricata matassa della vicenda dell’Enrica Lexie: oggi la Corte Suprema di New Delhi ha ammesso un ricorso per incostituzionalita’ dell’arresto dei due maro’ accusati di aver ucciso due pescatori al largo dello Stato indiano del Kerala. I giudici del massimo organo giudiziario hanno mostrato di voler prendere ”sul serio” le obiezioni dell’Italia sull’illegalita’ della detenzione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: i due, sostiene da sempre Roma, sono militari in servizio anti pirateria e l’incidente e’ avvenuto in acque internazionali. La Corte ha chiesto al governo indiano e allo stato del Kerala di comparire nella prossima udienza dell’8 maggio per esporre le loro tesi. Dopo l’accordo sull’indennizzo ai familiari delle due vittime e l’eventualita’ della partenza a breve tempo della petroliera ancorata al largo di Kochi, questo nuovo spiraglio potrebbe forse far sperare in un possibile rilascio dei due militari e nella loro consegna alla giustizia italiana. Parallelamente si intensifica anche l’azione della diplomazia italiana. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, oggi a Giacarta, ha incassato il sostegno del collega indonesiano Marty Natalegawa. ”Capisco le ragioni di entrambe le parti. Ho ascoltato la prospettiva italiana e auspico di poterla comunicare in modo appropriato, se può essere utile all’altra parte”, ha detto dopo l’incontro con il capo della Farnesina. Lunedi’ prossimo, tra l’altro, si prevede che il giudice istruttore di Kollam estenda di altre due settimane la carcerazione preventiva dei due maro’.

Sara’ l’ultima volta perche’ il 14 maggio si esauriscono i tre mesi di fermo di polizia. A proposito dei due fucilieri, sabato scorso Latorre e’ stato protagonista di un ”gesto eroico” all’esterno del carcere di Trivandrum quando ha soccorso un fotoreporter indiano che era caduto e stava per finire sotto un veicolo. Una foto pubblicata sui media indiani immortala il balzo del maro’ tarantino che si lancia contro un autoriscio’ bloccandolo con le mani prima che investisse Aijaz Rahi, che lavora per Associated Press e che ha poi ringraziato Latorre attraverso i familiari presenti nel penitenziario per la visita quotidiana. La decisione della Corte Suprema di oggi e’ stata accolta con ”soddisfazione” dal team legale guidato oggi dall’avvocato Harish Salve, uno dei piu’ famosi legali indiani classificato dal settimanale India Today ”al 18esimo posto tra le persone piu’ influenti dell’India”. ”Ci trovavamo davanti a tre possibilita’ – ha detto all’ANSA una fonte italiana -: che i giudici respingessero ‘ad limina’ la richiesta; che dicessero che era legittima ma che bisognava comunque attendere la fine dell’iter dell’Alta Corte del Kerala; o ancora, come e’ successo, che riconoscessero che la sostanza del ricorso meritava un immediato esame”. L’appello e’ stato presentato in base all’articolo 31 della Costituzione indiana che riconosce il potere della Corte Suprema di intervenire contro violazioni fondamentali sancite dalla Carta costituzionale. Nella sua esposizione, l’avvocato Salve ha sottolineato che il governo del Kerala non e’ competente nel caso della Lexie perche’ rientra nell’ambito del diritto internazionale e delle convenzioni dell’Onu. Il legale ha poi ricordato che il reato e’ avvenuto in acque internazionali come, tra l’altro, ricordato a sorpresa la scorsa settimana da un Avvocato dello Stato in un’altra udienza davanti alla Corte Suprema.

redazione@approdonews.it