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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Mallamaci interviene sul tema del dissesto idrogeologico I danni causati dalle alluvioni mettono a dura prova il territorio

Mallamaci interviene sul tema del dissesto idrogeologico I danni causati dalle alluvioni mettono a dura prova il territorio
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Fin dalla campagna elettorale il già candidato al Consiglio Regionale dott. Domenico Mallamaci, che ha contribuito alla elezione del Presidente Oliverio, e che oggi è il Leader dell’Associazione Politico-Culturale Impresa Calabria, ha puntato con forza sulla necessità di affrontare la problematica del dissesto idrogeologico e le notizie che pervengono da Corigliano e Rossano testimoniano, ancora una volta, una situazione emergenziale diffusa su tutto il territorio calabrese.
“I danni causati dalle alluvioni mettono a dura prova un territorio già colpito (basta ricordare l’esondazione del fiume Crati del 2013 che ha inondato gli scavi archeologici di Sibari). E’ evidente che tutto il territorio regionale, storicamente penalizzato per l’inadeguatezza delle infrastrutture, sia al collasso e tutto questo si ripercuote negativamente sulle già precarie condizioni socio-economiche e sulla possibilità di crescita.
Il territorio calabrese presenta, com’è noto, una intrinseca fragilità dovuta alle particolari caratteristiche orografiche e geologiche che se da un lato ne determinano la bellezza paesaggistica dall’altro la rendono una delle regioni maggiormente esposte ai rischi naturali, con il 100% dei comuni a rischio. A tale condizione naturale fortemente penalizzante, si aggiunge una cattiva gestione del territorio che ha determinato dei veri e propri disastri ambientali. Gli interventi antropici quali l’attività estrattiva non regolata, l’inquinamento del suolo e delle acque, l’abbandono delle zone collinari e montane, la riduzione dell’attività agricola, la disordinata urbanizzazione soprattutto nelle zone costiere, con un abusivismo diffuso, con la conseguente modifica delle sezioni dei corsi d’acqua, sono tra le cause responsabili dei disastri idrogeologici che ormai registriamo sistematicamente in occasione di eventi meteorologici estremi.
Lo sviluppo sociale ed economico della nostra regione non può prescindere dall’attuazione di una seria politica di previsione e prevenzione dei rischi geologici. Il territorio è l’infrastruttura portante di tutte le altre, senza un territorio stabile, sicuro nessuna strategia di sviluppo è attuabile.
E’ evidente a tutti che il risanamento del territorio e la difesa del suolo rappresentino gli obiettivi strategici sui quali bisogna concentrare la disponibilità dei fondi europei. Di contro i finanziamenti già disponibili non vengono spesi o vengono spesi male senza risultati tangibili: l’attuazione degli interventi rappresenterebbe, tra l’altro, una opportunità di rilancio dell’economia ed in particolare di un settore fortemente penalizzato dalla crisi come quello edilizio.
Un esempio non virtuoso è appunto rappresentato dalla gestione dei fondi dell’APQ firmato dalla Regione Calabria e dal Ministero dell’Ambiente nel Novembre 2010, che prevedeva l’impiego di 220 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza del territorio calabrese. E’ stata istituita una struttura commissariale per intervenire in tempi rapidi perché le precarie condizioni di sicurezza del territorio lo richiedevano, ma i risultati sono stati disastrosi, dopo ben quattro anni gli interventi attuati si contavano sulle dita delle mani. Solo negli ultimi mesi si è registrata una sensibile accelerata, con una nuova struttura commissariale, ma si è dovuto far ricorso alla richiesta di proroghe per non perdere parte dei finanziamenti ed ancora oggi ci sono alcune decine di interventi a rischio.
Tra i primi atti effettuati dall’attuale Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio si registra l’istituzione di una unità Operativa Autonoma per la difesa del suolo, una sorta di ‘cabina di regia unica’ sul tema, al fine di evitare la estrema frammentazione delle competenze in materia che spesso è la causa principale della mancanza di interventi efficaci. Tale provvedimento faceva ben sperare in un deciso cambio di rotta nelle politiche regionali sulla difesa del suolo. Dobbiamo registrare, però, che dopo ormai nove mesi non è seguita nessuna azione concreta che rendesse la struttura operativa. Si tratta della mancanza di volontà politica o è colpa delle strutture tecniche dirigenziali regionali che bloccano qualsiasi cambiamento per la paura di perdere potere e privilegi?”
Con l’obiettivo di dare un impulso propositivo all’Amministrazione Regionale, guidata dal Presidente Mario Oliverio, l’Associazione Impresa Calabria sta lavorando alla composizione di una serie di proposte di intervento atte ad affrontare tale importante tematica che ormai necessità di risposte urgenti e concrete.
Difesa del suolo e risanamento del territorio saranno al centro della discussione sulle proposte che l’Associazione presenterà, a metà settembre, in occasione di una giornata dedicata al tema e che si terrà in uno dei luoghi simbolo delle problematiche legate al dissesto idrogeologico ovvero nel Comune di Giffone.