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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Magorno (Pd): “La Rai rischia la deriva”

“Tra i fattori che hanno contribuito a questo risultato, un notevole peso lo ha avuto il vero e proprio crollo degli introiti pubblicitari”

Magorno (Pd): “La Rai rischia la deriva”

“Tra i fattori che hanno contribuito a questo risultato, un notevole peso lo ha avuto il vero e proprio crollo degli introiti pubblicitari”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo: 

Desidero unirmi a chi sta cercando di lanciare l’allarme sulla grave situazione che vive la RAI, rompendo il silenzio che su tale questione sembra essere stranamente calato nel dibattito politico e mediatico nazionale. Desidero in tal senso esprimere il mio apprezzamento e sottoscrivere quanto evidenziato in un suo intervento su “Il Fatto Quotidiano” dal mio collega Deputato del Pd Michele Anzaldi, che illustra in maniera impietosa il momento difficile dell’azienda pubblica radiotelevisiva, che rischia una deriva che, a questo punto, sembra essere voluta da qualcuno. Le cifre che rileva Anzaldi non lasciano dubbi: la Rai ha chiuso il bilancio annuale con il peggior risultato degli ultimi dieci anni e con una perdita di 244,6 milioni di Euro. Tra i fattori che hanno contribuito a questo risultato, un notevole peso lo ha avuto il vero e proprio crollo degli introiti pubblicitari, – 219,5 milioni di euro rispetto al 2011. Un crollo che appare comunque singolare visto che la Rai ha mantenuto sostanzialmente gli stessi spettatori e che non può essere imputato solo alla crisi economica. In questo contesto, però, come fatto rilevare da Anzaldi, l’azienda è particolarmente attiva nell’assumere figure dirigenziali esterne che probabilmente potevano invece essere trovate nelle professionalità già presenti nella RAI. Appare evidente che, data questa situazione e considerate le fosche previsioni per il futuro, che i vertici RAI nominati da Monti, a cominciare dal Direttore generale Tarantola, non si sono rilevati all’altezza nell’azione di risanamento e rilancio dell’azienda. Occorre pertanto che la questione RAI torni al centro del dibattito e che si faccia il possibile per bloccare questa progressiva “agonia” del servizio pubblico che rappresenta storicamente una delle risorse culturali più importanti del nostro Paese, un bene della collettività pagato dal canone e quindi dal contributo dei cittadini italiani.

Ernesto Magorno
Deputato del Partito Democratico

redazione@approdonews.it