Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 16 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Magarò ricorda Martorelli; a due anni dalla scomparsa

Magarò ricorda Martorelli; a due anni dalla scomparsa

Il Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria intervenendo ieri sera a Cosenza alla manifestazione organizzata dal Circolo culturale “Città di Fella” di Bonifati

Magarò ricorda Martorelli, a due anni dalla scomparsa

Il Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria, intervenendo ieri sera a Cosenza alla manifestazione organizzata dal Circolo culturale “Città di Fella” di Bonifati.

 

 

 

COSENZA-Il compianto Francesco Martorelli nella sua lunga militanza politica e parlamentare combatté in prima linea la mafia e la ‘ndrangheta in tutte le sue articolazioni. Mentre i riflettori erano tutti puntati sulla Sicilia, Martorelli denunciava con forza la crescita esponenziale delle ‘ndrine calabresi, avvertendo che l’organizzazione dalla nostra regione stava espandendo i propri tentacoli in tutto il paese, travalicando poi i confini nazionali. Lo ricordo con affetto, ne tengo a mente gli insegnamenti. Era un uomo del popolo che metteva le proprie conoscenze, le proprie competenze, la propria professionalità a disposizione del popolo, guardando con attenzione ai diritti dei ceti più deboli. Un esempio di quella sinistra vicina alla gente, ma con la capacità di guardare ad una prospettiva riformista della società>. Lo ha detto Salvatore Magarò, Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria, intervenendo ieri sera a Cosenza alla manifestazione organizzata dal Circolo culturale “Città di Fella” di Bonifati per ricordare la figura e l’azione di Francesco Martorelli a due anni dalla sua scomparsa. <Martorelli ripeteva che per battere le mafie si deve colpire il patrimonio prima della persona, parole forti e più che mai attuali, perché l’aggressione al patrimoni della ‘ndrangheta è oggi il principale strumento che la politica e la giustizia devono mettere in campo per colpire al cuore le cosche e riaffermare la sovranità dello Stato sul malaffare e la criminalità>.