“Parteciperò alla raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Onlus Terre di Mezzo e da Legautonomie”
Magarò attivo per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo
“Parteciperò alla raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Onlus Terre di Mezzo e da Legautonomie”
«Parteciperò alla raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo, promossa dall’Associazione Onlus Terre di Mezzo e da Legautonomie e chiederò ai colleghi della Commissione contro la ‘ndrangheta di impegnarsi insieme a me, coerentemente con quanto deliberato nelle scorse settimane dall’organismo che mi onoro di presiedere».
Lo ha annunciato Salvatore Magarò, Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio Regionale della Calabria.
«Ricordo – ha aggiunto – che la Commissione ha approvato un Piano di lavoro in cui il contrasto al gioco d’azzardo e la prevenzione delle patologie ad esso connesse, rappresentano un impegno prioritario anche in considerazione delle interconnessioni esistenti tra il gioco d’azzardo e le organizzazioni mafiose e malavitose.
Per questo intendiamo adottare tutte le iniziative utili e necessarie affinché si giunga, nel più breve tempo possibile, all’approvazione di una norma nazionale che contenga specifiche restrizioni e limitazioni alla diffusione, attualmente indiscriminata, di slot machine ed altri congegni che causano dipendenze patologiche con gravi ricadute sociali e familiari.
Nei mesi scorsi, inoltre – prosegue Magarò – avevo aderito alla manifestazione nazionale “No slot” mentre la Calabria, prima regione in Italia, su input della Commissione contro la ‘ndrangheta, ha sottoscritto il “Manifesto dei sindaci per la Legalità contro il gioco d’azzardo”.
Da queste campagne di sensibilizzazione è scaturita la proposta di legge di iniziativa popolare, presentata ufficialmente ieri a Milano.
Proporrò alla Commissione contro la ‘ndrangheta e successivamente al Consiglio Regionale, di farla propria e di presentarne il testo al vaglio del Parlamento ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione, in maniera da amplificarne e rafforzarne i contenuti, condivisi da larghi settori della società, delle amministrazioni comunali e dalla stragrande maggioranza degli esercenti».