Alcuni macachi paralizzati da gravi lesioni, hanno recuperato l’uso della zampa grazie
a una innovativa tecnica di riabilitazione combinata mediante neurotecnologie, sviluppate
dai ricercatori svizzeri del Politecnico federale di Losanna, che la illustrano sulla
rivista Nature. Nello specifico, si tratta del seguito di ricerche in questo settore
che l’EPFL svolge sui ratti da decine di anni, anche se in questa fase della ricerca,
gli studiosi sono riusciti a ristabilire la connessione tra cervello e midollo spinale
nelle scimmie. Il sistema, senza fili, rileva le intenzioni motorie dell’animale,
comunicandole ad elettrodi piazzati attorno alla zona lesionata. Successivamente
a una stimolazione elettrica di qualche volt, il macaco può immediatamente riprendere
a camminare. I ricercatori si dicono ottimisti riguardo alle future possibili applicazioni
per la salute umana, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei
Diritti”, poichè lo studio mostra che il sistema concepito all’EPFL agisce
in maniera istantanea nelle lesioni parziali. La bella notizia è che i ricercatori
ritengono che il funzionamento sia assicurato anche per quelle più gravi, al punto
che Jocelyne Bloch, la neuroscienziata del CHUV che ha piazzato gli impianti su cervello
e midollo spinale delle scimmie, si è dichiarata entusiasta. Verosimilmente però,
in questi casi, sarà necessario affiancare a questa terapia l’utilizzo di farmaci.