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L’Ue avverte l’Italia: risolva il problema tir

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Si fermano anche gli impianti Coca Cola

L’Ue avverte l’Italia: risolva il problema tir

Si fermano anche gli impianti Coca Cola

 

 

(ANSA) Ancora disagi da Nord a Sud per la protesta dei camionisti e difficoltà per l’approvvigionamento di carburanti e di prodotti alimentari di prima necessità con la polizia che in alcune zone scorta le cisterne di carburante. Ancora stop alla Fiat e fermata la produzione in due impianti della Coca Cola. La Ue incalza l’Italia perché garantisca la libera circolazione delle merci, e minaccia una procedura d’infrazione. Camusso: protesta legittima, modi sbagliati. In agitazione anche i sindacati dei trasporti che chiedono un confronto al governo e minacciano la mobilitazione.”L’Italia deve intervenire per risolvere rapidamente il problema e assicurare la libera circolazione delle merci”. Questa la sollecitazione rivolta dal commissario Ue Antonio Tajani al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri nel corso di un colloquio telefonico svoltosi questa mattina

ITALIA RISCHIA PROCEDURA INFRAZIONE – Se i problemi causati al traffico merci su strada in Italia dovessero prolungarsi, l’Italia rischia di incorrere nell’apertura di una procedura d’infrazione. E’ quanto osservano fonti della Commissione Ue che tuttavia sottolineano come attualmente sia in corso una “positiva” collaborazione tra autorità nazionali ed europee per risolvere il problema e il pericolo di un’azione legale contro l’Italia non sia immediato.

SCATTANO PRIMI ARRESTI – La terza giornata di sciopero dei tir porta ancora disagi, tensioni e scontri in tutta Italia. Nonché i primi 5 manifestanti arrestati. Il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, prova a rassicurare i camionisti: nel 2012 godranno di 170 milioni di euro di riduzione dei pedaggi autostradali ed “in tempi brevissimi” un decreto assegnerà 400 milioni di euro al settore. Ma scoppia anche la protesta dei pescatori, sempre contro il caro-gasolio: un centinaio di persone ha presidiato la Camera facendo anche esplodere petardi. Due manifestanti sono rimasti feriti dopo scontri con le forze dell’ordine. Palermo è stata ‘invasa’ da 10mila ‘forconi’, in attesa del vertice a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti ed il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, che alla fine ha parlato di “incontro positivo”, ha apprezzato “la disponibilità del Governo” ed ha auspicato “la cessazione di forme di protesta che creano danni”. E domani il leader della Lega, Umberto Bossi, riceverà una delegazione di Trasporto Unito, la sigla che sta attuando il fermo.

redazione@approdonews.it