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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“L’Udc è in sintonia con la Calabria che vuole provare a cambiare. Per noi questa è la sfida”

“L’Udc è in sintonia con la Calabria che vuole provare a cambiare. Per noi questa è la sfida”

Lo afferma il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Alfonso Dattolo

“L’Udc è in sintonia con la Calabria che vuole provare a cambiare. Per noi questa è la sfida”

Lo afferma il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Alfonso Dattolo

 

 

CATANZARO – “L’Udc è in sintonia con la Calabria che vuole provare a cambiare. Per noi questa è la sfida. E questa è la risposta che diamo a tutti coloro che ci interpellano più o meno strumentalmente in questa fase.  E lo diciamo sia agli amici dell’Api che a tutti coloro che, nel rispetto delle posizioni altrui, intendono misurarsi sui problemi piuttosto che sulle formule”.

Lo afferma il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Alfonso Dattolo,  che aggiunge: “A nostro avviso, se si vuole serenamente inquadrare e comprendere la posizione da noi assunta, occorre ricordare, anzitutto,  cosa sono stati e cosa hanno significato, in termini di negatività assoluta e relativa,  i cinque anni del centrosinistra alla Regione. Quando l’Udc, mentre altri stavano al governo o ipotizzavano altre alleanze,  ha tenuto alta la bandiera dell’opposizione, sia  in termini di progettualità  che di denuncia delle tante incongruenze che hanno indebolito ulteriormente la Calabria tra il 2005 ed il 2010, facendola diventare l’ultima regione d’Europa. Da quella sofferenza – spiega Dattolo –  prende le mosse l’accordo politico per un rinnovamento di metodi e di approccio con la cosa pubblica in Calabria. Quell’accordo, che abbiamo condiviso, oggi sta dando risultati in ogni settore. Oggi l’alleanza per fare gli interessi dei calabresi, tra l’Udc e il presidente Scopelliti, nonostante i tanti inconvenienti ambientali e l’oggettiva criticità economica internazionale, promette di riuscire ad inoculare, nella stagnante situazione calabrese,  i germi di un’intraprendenza significativa da cui i nostri giovani possono attendersi molto. Alla condizione, ovviamente, che il Governo e il Parlamento rimettano al centro le problematiche del Mezzogiorno. Il nostro dovere, in ogni caso – finisce il capogruppo dell’Udc –  è impedire che questo itinerario trasparente, avviato con l’inizio della legislatura regionale,  venga spezzato in ubbidienza alle vecchie logiche partitocratiche di una volta o dagli interessi corporativi di questa o quella fazione”.