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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Lsu-Lpu, deputati Pd: “Deludenti misure Legge stabilità”

“Se da un lato la legge prevede il finanziamento di 110 milioni di euro con cui la Regione Calabria potrà pagare le spettanze del 2013 e prorogare i progetti anche per l’anno 2014, dall’altro gli emendamenti presentati sembrano allontanare la possibilità di stabilizzazione delle categorie interessate”

Lsu-Lpu, deputati Pd: “Deludenti misure Legge stabilità”

“Se da un lato la legge prevede il finanziamento di 110 milioni di euro con cui la Regione Calabria potrà pagare le spettanze del 2013 e prorogare i progetti anche per l’anno 2014, dall’altro gli emendamenti presentati sembrano allontanare la possibilità di stabilizzazione delle categorie interessate”

 

 

CATANZARO – “Le misure che si prefigurano nella Legge di stabilità approvate al Senato riguardo i lavoratori socialmente utili, quelli di pubblica utilità e i precari di cui alla legge regionale 15/2008 deludono ampiamente le nostre aspettative”. Lo sostengono, in una nota, i deputati del Pd Demetrio Battaglia, Stefania Covello, Ernesto Magorno e Nicodemo Oliverio. “Se da un lato – aggiungono – la legge prevede il finanziamento di 110 milioni di euro con cui la Regione Calabria potrà pagare le spettanze del 2013 e prorogare i progetti anche per l’anno 2014, dall’altro gli emendamenti presentati sembrano allontanare la possibilità di stabilizzazione delle categorie interessate. Pertanto, se viene centrato uno degli obiettivi della mobilitazione che i lavoratori stanno attuando, ovvero il pagamento di quanto a loro dovuto, nel contempo si offuscano e appaiono abbastanza sommarie le auspicate prospettive di assunzione a tempo indeterminato”. “Chiediamo con forza – dicono ancora i deputati del Pd – che, nel proseguo del suo percorso parlamentare, quest’ultimo aspetto sia rivisto, che ogni resistenza all’interno dell’esecutivo sia annullata e che si pongano le basi per giungere a concreti provvedimenti che prevedano la stabilizzazione dei lavoratori precari calabresi. Da parte nostra, ci adopereremo perché ciò avvenga, chiedendo in primo luogo, un impegno di tutto il Partito Democratico e, da subito, siamo pronti ad operare in sinergia con i lavoratori, sostenendo le forme di mobilitazione e di pressione che vorranno attuare, augurandoci nel contempo che tale questione non sia oggetto di alcuna strumentalizzazione. Riteniamo, infatti, che occorra un intervento straordinario e deciso affinché si cancelli la parola precariato per cinquemila lavoratori calabresi che svolgono funzioni essenziali nei nostri enti territoriali”.