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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Lobbies, approvata la proposta di legge Soddisfazione dal mondo politico

Lobbies, approvata la proposta di legge Soddisfazione dal mondo politico
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“Piena condivisione”, esprime il consigliere regionale Arturo Bova (Democratici e progressisti), alla proposta di legge approvata ieri dalla prima Commissione consiliare che disciplina le attività delle lobbies in Calabria.

Il provvedimento è stato proposto dal segretario-questore del Consiglio regionale,  Giuseppe Graziano.

“Si tratta di una legge coraggiosa orientata a regolamentare il fenomeno dei gruppi di pressione – afferma Arturo Bova – al fine di favorire la trasparenza dell’attività politica ed amministrativa della Regione e la partecipazione ai processi decisionali pubblici. Il fenomeno del lobbismo e’ ben noto a tutti ed è ben radicato in Italia come altrove. Nella piena consapevolezza che la rappresentanza degli interessi organizzati   non sia di per sé illecita – prosegue Bova – non può non evidenziarsi come la mancanza di una normativa in materia sia foriera di degenerazioni e contrapposizioni al perseguimento degli ” interessi generali “.

“Come è ben evidenziato, tra l’altro, nella proposta di legge del collega Graziano –  il compito di una società matura, e per essa, del Legislatore, e’ quello di dare una regolamentazione trasparente, democratica, oggettiva, ossia di dare delle regole al fenomeno. Le regole, infatti, sono essenziali per evitare che il fenomeno di rappresentanza di interessi particolari, di per sé legittimo, si tramuti in qualcosa di opaco, impalpabile e, dunque, tendenzialmente illecito e pericoloso per il rispetto di principi democratici e di legalità. Il mio auspicio – ha concluso Arturo Bova – è che il Consiglio Regionale della Calabria possa licenziare una legge di alta eticità e trasparenza e che, al contempo, costituisca argomentazione oggettiva e non sindacabile di un nuovo percorso riformatore che potrà far guardare alla nostra Regione con un rinnovato sentimento di stima e fiducia”.

GRAZIANO

“Una legge che disciplini rigorosamente le attività lobbistiche. Strappando, in questo mondo in cui gravitano interessi enormi, il velo di Maya che impedisce di vederci chiaro. E non con proclami, ma con una legge. Perché i gruppi di pressione non sono categorie sociologiche, ma corposi interessi economici. S’intende evitare il condizionamento dei gruppi di pressione sull’attività istituzionale ed amministrativa della Regione. Ecco il punto chiave della legge”.

Mercoledì in prima Commissione, il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Graziano (membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea) ha illustrato la sua proposta legislativa “che ha avuto – spiega – la condivisione unanime della seconda Commissione, del presidente Sergio e di tutti i componenti la Commissione, di maggioranza ed opposizione”. Terminato il dibattito, la proposta di legge sarà approvata nella prossima seduta della Commissione. Anche i colleghi dell’opposizione – argomenta Graziano – “hanno intuito la portata innovativa delle norme. La loro convergenza testimonia che in Calabria, sulle questioni d’interesse generale, si può agire insieme. Non è – puntualizza – una legge-manifesto, sia chiaro. La Calabria è accusata spesso di opacità e malaffare nella gestione della cosa pubblica. Ecco, una volta approvata questa legge, dimostreremo che anche qui c’è una buona politica che rompe col passato e cambia passo. L’azione di ricostruzione di un contesto di piena legalità riguarda maggioranza ed opposizione. Ed è quello che si sta per fare, approvando la legge, nella prossima seduta della Commissione e subito dopo in Aula”. Di cosa si tratta? Sostanzialmente dell’istituzione di un registro nel quale dovranno obbligatoriamente iscriversi i gruppi di interesse. Sono previste sanzioni per quanti violino le regole. Obiettivo: fare in modo che l’azione delle lobby sia svolta alla luce del sole. “La particolarità della proposta – chiosa Graziano – è creare una disciplina delle lobbying nell’intero assetto istituzionale regionale. Il provvedimento non è indirizzato solo all’organizzazione burocratica e degli uffici. Sarebbe riduttivo. L’intento è di ampliare la normativa sulla regolamentazione dei gruppi di interesse anche alla fase politico-istituzionale e, dunque, all’assetto del Consiglio regionale e delle sue articolazioni interne, alla Giunta e ai Dipartimenti regionali. Non solo. La proposta di legge include gli enti sub-regionali. Basti pensare agli interessi che gravitano attorno a settori come la sanità, l’ambiente, il lavoro, le imprese. Insomma – conclude il consigliere regionale – si gettano fasci di luce sulle influenze dei gruppi di pressione in tutti quei settori in cui si decidono le sorti della vita pubblica ed in cui vengono assunte decisioni molto delicate che influiscono sul futuro dei cittadini. Ecco perché è doveroso che in tutte queste sedi si operi con la massima trasparenza. Garantiremo gli interessi della Regione, gli interessi dei cittadini e la qualità della democrazia regionale”.

ESPOSITO

“Disciplinare le attività dei ‘gruppi di pressione’, per affrancare la politica e le attività amministrative ed istituzionali della Regione, Giunta e Consiglio, e di tutti gli enti che ad essa si richiamano, da ingerenze opache e contrarie agli interessi generali, è il segno di un Consiglio regionale che intende voltare pagina. E intende farlo proprio su terreni assai scivolosi che, nei decenni, hanno arrecato danni smisurati, anche d’immagine, alla nostra Calabria”.

Lo sostiene il consigliere regionale del Ncd Baldo Esposito, che mercoledì in prima Commissione ha partecipato al dibattito sull’iniziativa legislativa proposta dal consigliere regionale Giuseppe Graziano della Cdl.

“Si tratta – aggiunge – di un provvedimento legislativo encomiabile e coraggioso. Utilissimo non solo per gli effetti positivi i che avrà, rendendo trasparente l’attività di lobbyng per tutto ciò che concerne l’Istituzione-Regione, ma anche perché, registrata la condivisione bipartisan sui contenuti del provvedimento, è la dimostrazione che, su questioni così incisive che attengono la qualità della democrazia e la legalità, tutte le forze politiche possono agire all’unisono e nella stessa direzione. Perciò – conclude Baldo Esposito – sia in Commissione, attraverso il sottoscritto, che in Aula, appena terminata la discussione e condivisi i relativi emendamenti, il Gruppo del Ncd voterà a favore, sostenendo l’urgenza di rendere efficaci con immediatezza le norme della legge”.