Listeria in formaggio italiano al tartufo ritirato dal mercato europeo
Giu 23, 2017 - Giovanni D'agata
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate
dal mercato, l’Austria, Australia, Germania e Svezia* *hanno attivato il Sistema
rapido di allerta europeo (Rasff n° 2017.0877) avvisando le autorità sanitarie
dei diversi Paesi europei circa la presenza di Listeria monocytogenes in formaggio
al tartufo prodotto in Italia e commercializzato anche all’estero. Attualmente le
informazioni sulla distribuzione non sono ancora disponibili. Il motivo del ritiro
è una contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio che può dare origine
a disturbi gastrointestinali e in alcuni soggetti a rischio può sfociare in malattie
sistemiche più gravi come la meningite. Si ricorda che la listeriosi fa parte del
gruppo di malattie definibili come tossinfezioni alimentari e prende il nome dall’agente
patogeno che la causa, il batterio Listeria monocytogenes. La listeriosi è particolarmente
pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone
anziane, neonati e donne in gravidanza. La listeriosi può assumere due forme:
diarroica, più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro
di poche ore dall’ingestione;
invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno
si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo
caso, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono
passare anche periodi di tempo piuttosto consistenti, talvolta fino a 90 giorni.
Alla luce dell’allerta rapida dell’Agenzia europea, Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta, in attesa che
il Ministero della salute comunichi sul suo sito web i lotti, il produttore ed il
nome del formaggio al tartufo interessato dal richiamo dal mercato europeo e non
solo.