Ennesimi casi di apparecchi surriscaldati misteriosamente
L’iPhone “miete” due nuove vittime in pochi giorni
Ennesimi casi di apparecchi surriscaldati misteriosamente
Brutta disavventure in pochi giorni per una 24enne inglese d una trentunenne cinese.
Secondo quanto riferisce il Daily Mail, Dionne Baxter e Su Jing hanno infatti provato
sulla loro pelle gli effetti degli iPhone surriscaldati. Addormentatasi a fianco
di sua figlia Lily May, la ragazza di Purfleet (nell’Essex) è solita dormire nuda.
Quella volta aveva però con sé anche il suo iPhone di quarta generazione. Il dispositivo
era in carica e appoggiato sul materasso, proprio a fianco di Dionne. Che si è svegliata
al mattino con un dolore lancinante al seno sinistro, dove si era formata una bruciatura
lunga almeno 12 centimetri. Il telefono della Apple si deve essere surriscaldato
nel corso della notte, mentre stava in carica. E Dionne ci si è probabilmente addormentata
sopra senza accorgersene. Trovando la brutta sorpresa al mattino successivo. La ragazza
racconta che ha poi provato a prendere il mano il telefonino. Ma che ha dovuto lasciarlo
subito, perché era bollente.Alla Baxter non è rimasto altro da fare se non recarsi
all’ospedale. Qui i medici le hanno subito prescritto una crema e degli antidolorifici
per evitare che la bruciatura si infettasse. Ma così non accade. E la vescica scoppia,
procurando dolori indicibili a Dionne. Oltre il dolore, la bruciatura – stando al
Dr. Paul Banwell – potrebbe lasciarle una cicatrice permanente. E’ invece Dionne
a temere che quanto accaduto possa impedirle di allattare nel caso dovesse avere
altri figli in futuro. E a proposito di Lily May dice: “Mi sento morire se penso
che poteva esserci la mia bambina da quel lato del letto e che poteva così ritrovarsi
con la faccia tutta bruciata”.Insomma, l’unico lato positivo di tutta la faccenda
è che la bambina ne è uscita illesa.Mentre ad una donna cinese, anche se a distanza
di un mese, le bruciature causate dal suo iPhone 5S sono ancora ben visibili sul
volto. Su Jing, 31, dalla città di Zhuzhou, nella provincia di Hunan sud-orientale
della Cina, stava avendo una conversazione telefonica lunga con il suo fidanzato,
quando ha sentito il dispositivo appoggiato sul suo volto molto caldo e sentito qualche
fastidio sul suo viso. In quel momento ha pensato che il dolore era solo temporaneo,
ma i segni ancora sono ben visbili pur essendo trascorso un mese.Ma quanto accaduto
a breve distanza dal lancio ufficiale dell’iPhone 6 è solo l’ultimo di una serie
di casi in cui il protagonista è lo smartphone di Cupertino. Ancora recentemente
Jake Parker, 18enne inglese, si è addormentato con il suo iPhone 5 appoggiato al
braccio. Il giorno dopo si è svegliato con una bruciatura la cui vescica, una volta
scoppiata, ha lasciato al ragazzo un buco la cui profondità raggiungeva il muscolo.
E’ invece a febbraio che una ragazzina americana di 14 anni è finita all’ospedale
con ustioni di secondo grado a coscia e schiena. Le era improvvisamente scoppiato
l’iPhone 5C che teneva, come sempre, nella tasca posteriore dei pantaloni.Per quanto
riguarda il caso di Dionne Baxter la Apple non ha rilasciato commenti, riservandosi
il diritto di formulare un’ipotesi appena avrà un quadro più completo sull’accaduto.Per
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, si tratta degli
ennesimi casi segnalati e rimbalzati alle cronache circa i rischi connessi all’uso
di telefonini e smartphone che sono diventati oggetti insostituibili nella vita di
ognuno di noi. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino
maggiori accorgimenti, anche in termini d’informazione ai consumatori per evitare
che si ripetano casi analoghi anche se le aziende produttrici, consigliano ai clienti
di non coprire mai uno smartphone a causa del rischio di surriscaldamento.