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Linee Taurensi in pista ciclo-pedonale? C’è chi dice no, “meglio una metropolitana di superficie”

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Di GiLar

Le linee Taurensi sono state al centro del dibattito svoltosi ieri presso il Municipio di Taurianova in un incontro tra l’assessore regionale leghista Emma Staine e i sindaci dei Comuni dove la vecchia “Littorina” percorreva le linee ferrate da Gioia Tauro fino a Cinquefrondi.
Diciamo che vedere quel mezzo percorrere quelle ferrovie era pura poesia e i ricordi sono sempre vivi e osservare adesso nello stato di abbandono in cui versano viene anche un po’ di nostalgia. Molti usufruivano di quel mezzo negli anni passati tra studenti e lavoratori. Erano anche più sicuro dei pullman che oggi hanno pienamente sostituito le Linee Taurensi.
Ieri durante l’incontro si è affrontato il tema di una loro conversione in una pista ciclabile, nei fatti da come si legge nella nota stampa diramata si tratterebbe di un tracciato ferroviario di 33 km che è chiuso oramai da circa 20 anni e che dovrebbe essere inserito in “tre percorsi ciclo-pedonali” nelle altrettante province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Ma ancora è tutto in programmazione da parte della Regione Calabria per una somma che dovrebbe attestarsi in 20 milioni di euro.
Da come spiega l’assessore Staine, il tracciato si presenta in condizioni ottimali, sia per la “bellezza che per il paesaggio agricolo”, ovvero un’ottima attrattiva turistica e si svago per chi, se sarà posto in essere concretamente. Si dice anche che tale intento è per “salvaguardare la memoria dell’infrastruttura ferroviaria”, dalla littorina alla bicicletta, sarà un attimo.
Noi ci siamo occupati in passato per quanto concerne l’incuria inerente alle erbacce che creavano degrado e in certi casi ricettacolo di topi in alcuni tratti delle frazioni di Taurianova, molti cittadini ci hanno informato e sollecitato e abbiamo preso la questione di petto e dobbiamo dire che le Ferrovie della Calabria in pochissimo tempo hanno effettuato in quel tratto che noi avevamo sottoposto alla loro attenzione, una bonifica con la rimozione di quello che stava diventando una foresta su linea ferrata.
Ma c’è chi di dice no e lo fa in un suo post social nel suo profilo. Si tratta dell’ex presidente della Ferrovie della Calabria, nonché ex consigliere regionale, ma soprattutto ex sindaco di Gioia Tauro, dove le Ferrovie hanno una stazione che era molto importante come nodo di collegamento con la vicina stazione delle Ferrovie dello Stato.
Pedà a dire il vero si è sempre battuto per una trasformazione delle Linee Taurensi mantenendo la linea ferrata in una sorta di “metropolitana leggera”.
Pedà afferma che, “Ho cercato in tutti i modi di spiegare che la riapertura delle linee Taurensi in una moderna metropolitana di superficie fosse indispensabile per la mobilità della Piana, ma evidentemente mi sbagliavo”, dopo aver letto la notizia sulla stampa in merito alla “decisione verticistica di trasformarle in una pista ciclabile”. Lo stesso ironicamente augura “Buona fortuna, ma a tutti i genitori che hanno figli che vanno a scuola, a quelli che si sposterebbero nel nuovo Ospedale della Piana vorrei solo far capire quanto sarebbe bello e sicuro oltre ecosostenibile farli muovere in dei treni sul vecchio tracciato delle Calabro Lucane e non con degli autobus vetusti che inquinano e hanno un tasso di pericolosità altamente più elevato di moderni treni che viaggiano su linee ferrate sicure”. Come ex presidente Pedà, da noi raggiunto telefonicamente, afferma che ha contezza di quello che afferma con tanto di dati tecnici alla mano sulla condizione si sostenibilità ambientale, e sull’alto tasso di inquinamento dei pullman vetusti che oggi stanno offrendo un servizio ai cittadini.
E conclude con la speranza che “il presidente Roberto Occhiuto possa rivedere questa decisione che penalizzerebbe definitivamente la mobilità della Piana”.
Da nostre indiscrezioni sembra che questo argomento non sarà avulso da altre critiche e malumori in merito alla scelta paventata dall’assessore regionale Staine.