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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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“L’Imu sui terreni agricoli dei comuni montani è una tassa iniqua” E' quanto ha denunciato il sindaco di Saracena Gagliardi

“L’Imu sui terreni agricoli dei comuni montani è una tassa iniqua” E' quanto ha denunciato il sindaco di Saracena Gagliardi
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Imu sui terreni agricoli dei comuni montani, una tassa iniqua, ingiustificata ed inapplicabile perché mancano i necessari riferimenti catastali. Un schiaffo da parte del Governo al prezioso patrimonio montano ed alle amministrazioni comunali di questi centri già costrette a fronteggiare difficoltà e disagi più gravi rispetto al resto dei comuni italiani. L’ennesima dimostrazione di un Esecutivo nazionale che si muove alla cieca e dello sbandamento nel quale si trovano gli stessi parlamentari del PD costretti ad interpretare ruoli di governo e, molto spesso ormai, come in questo caso, di opposizione agli evidenti errori del Premier e dei suoi ministri.

E’ quanto ha denunciato, riscuotendo grande consenso e stimolando numerose adesioni, il Sindaco di Saracena Mario Albino GAGLIARDI intervenendo, a nome dei colleghi calabresi, al confronto tra sindaci di montagna, Governo e Parlamento, voluto dall’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, d’intesa con Anci, Uncem, Upi e svoltosi nella giornata di ieri (lunedì 12 gennaio) a Roma, presso la nuova aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati.

Contestazioni di metodo e di merito, quelle esposte nell’applauditissimo intervento del Sindaco del Paese del Moscato Passito.

Nel metodo, GAGLIARDI ha sottolineato le difficoltà ed anche il senso di sbandamento dei parlamentari del PD costretti tra le legittime istanze dei territori ed il cosiddetto ritmo imposto dal Premier RENZI, spesso causa di plateali iniziative che portano fuori strada il Governo. Il ritmo è importante – ha detto il Sindaco – tanto quanto lo strumento che si sceglie di adottare. Il più delle volte sembra invece che il mezzo usato dal Governo sia sballato o senza autista o senza patente o senza occhiali, come nel caso di questa normativa.

Nel merito, GAGLIARDI ha contestato l’assurdo criterio dell’altitudine della sede del Municipio, preferito dal Governo per l’Imu sui terreni agricoli. Vi sono e devono esserci – ha spiegato – ben altri criteri per stabilire cosa e quale sia un comune effettivamente montano. Colpendo la montagna – ha concluso – si colpisce, di fatto ed al cuore la stessa tutela di tutto ciò che sta a valle, da Nord a Sud della Penisola, in primis in termini di dissesto idrogeologico.

Imu, Iva sul Pellet, Poste e servizi: azione necessaria per chi vive nelle Terre Alte. Era, questo, il titolo dell’iniziativa alla quale hanno partecipato circa 300 sindaci, 5 dei quali calabresi. Obiettivo dell’incontro era discutere e trovare insieme soluzioni ad una serie di problematiche che stanno mettendo in seria difficoltà gli amministratori montani. Diverse le questioni aperte: il malcontento dei territori determinato dall’applicazione dell’Imu anche sui terreni agricoli dei comuni riparametrati sul criterio Istat dei 600 metri di altitudine; l’aumento dell’Iva sul pellet; la riduzione del servizio postale nei piccoli comuni e nelle aree marginali; la necessità di fronteggiare le emergenze legate alla messa in sicurezza delle strade nei mesi invernali (sgombero neve e insalamento delle strade) in considerazione del riassetto istituzionale ancora in corso.

I lavori sono stati presieduti dal senatore Giovanni PICCOLI, vicepresidente vicario dell’Intergruppo Montagna, introdotti dal deputato Roger DE MENECH, vicepresidente dell’Intergruppo, e conclusi da Enrico BORGHI, Presidente dell’Intergruppo e dal viceministro dell’agricoltura Andrea ORLANDO ed il ministro per gli affari regionali Maria Carmela LANZETTA.