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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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L’importanza delle api, la parola all’esperto

L’importanza delle api, la parola all’esperto

Francesco Artese, presidente della Federazione apicoltori italiani di Reggio Calabria e Vibo Valentia, ha risposto alle domande di Approdonews

di TERESA COSMANO

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L’importanza delle api, la parola all’esperto

Francesco Artese, presidente della Federazione apicoltori italiani di Reggio Calabria e Vibo Valentia, ha risposto alle domande di Approdonews

 

“Se l’ape scomparisse dalla terra, all’umanità resterebbero quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, niente più animali, niente più esseri umani”. A lungo considerata solo un’ipotesi, la frase attribuita ad Albert Einstein, da qualche anno, si sta rivelando molto vicina alla realtà. La morìa delle api che si è verificata in questi ultimi anni in tutto il mondo, ha raggiunto infatti la dimensione di una vera ecatombe, tanto da mettere a repentaglio l’intera agricoltura mondiale. E’ sopratutto per questo motivo che la Federazione apicoltori italiani di Reggio Calabria e Vibo Valentia ha promosso ed avviato il primo corso teorico-pratico di apicoltura per aspiranti apicoltori, che si sta svolgendo a Gioia Tauro, nella sede di Confagricoltura. A tal proposito abbiamo intervistato il presidente della Fai di Reggio e Vibo, Francesco Artese. “Senza scomodare un così illustre cervello – ha spiegato Artese – chiunque, sapendo che l’84% (dati F.A.O.) delle specie vegetali vive e si riproduce grazie alle api, arriverebbe alla logica conclusione che senza api non ci sarebbe vita sul pianeta terra (nutrizione e ossigeno provengono dai vegetali). Credo sia ora che l’uomo incominci a preoccuparsi non della qualità della vita sulla terra ma della prosecuzione della vita sulla terra. La Calabria ed in essa la Piana di Gioia Tauro, non ha grossi problemi di inquinamento atmosferico; per ora c’è solo (e non è poco) il problema dei pesticidi dati alle piante. Se consideriamo che l’uomo è al vertice della catena alimentare, dobbiamo comprendere che tutte le molecole sparse sul territorio finiranno prima o poi nel nostro corpo. L’ape è il nostro sistema di monitoraggio ambientale più efficiente (un alveare esplora una superficie pari a 4000 campi di calcio) e se l’ambiente attorno non è perfettamente salubre non produce o muore; purtroppo negli ultimi anni chi conduce le api, registra un netto calo delle produzioni ed una maggiore difficoltà di sopravvivenza degli alveari nelle epoche dei trattamenti ai frutteti ed agli ortaggi. E’ l’inizio di danni irreversibili??”

Come è nata l’idea di un corso per apicoltori a Gioia Tauro?

“Tra i compiti della FAI RC-VV c’è quello di “sentire “ gli stimoli e gli interessi verso le api della gente comune. Le richieste di conoscenza verso questi laboriosi insetti, il loro mondo e la loro organizzazione erano ormai  pressanti e, visto che la Regione Calabria non dimostrava percezione alle richieste, ci siamo organizzati, in modo autonomo (e gratuito), per soddisfare questi interessi. Si è scelto Gioia Tauro perché baricentro delle due province Reggio Calabria e Vibo Valentia e perché a Gioia Tauro, presso Confagricoltura RC, c’è la sede operativa di FAI RC-VV”.

Lei stesso è un apicoltore. Quindi per chi decide di intraprendere questo mestiere, quale consiglio vorrebbe dispensare?

“L’apicoltura è tra i “mestieri” più affascinanti che l’uomo possa svolgere; sia che allevi le api per diletto sia che lo faccia per profitto, comunque deve rispettare le regole generali sulla gestione degli alveari ma lo può fare con la massima personalizzazione  secondo il proprio tempo e le proprie possibilità”.

Come ha iniziato l’attività di apicoltore e da quanto tempo?

“Ho iniziato perché ho sempre creduto nel valore nutrizionale del miele per mio figlio che allora, nel 1984, era ancora bambino, e non fidandomi dei mieli industriali, ho deciso di produrlo in proprio”.

Quali tipi di miele producete?

“Il prodotto delle api di maggiore rilevanza, per la mia azienda, è il miele di fiori di arancio, ma produciamo anche gli altri mieli tipici della Piana come il miele di eucalipto, di castagno il millefiori ed inoltre la pappa reale, il propoli ed un prodotto con nostro marchio registrato a base di miele”.

Qual è il miele locale e che caratteristiche ha?

“Operando all’interno di un enorme agrumeto quale è la piana di Gioia Tauro, il miele del territorio è il miele di fiori di arancio che per le sue caratteristiche organolettiche è spesso definito dagli esperti tra i migliori del mondo. E’ molto delicato, aromatico, chiaro ed è particolarmente indicato per la prima colazione. E’ un gradiente fondamentale per la preparazione del nostro dolce tipico di carnevale, la pignolata”.

Che tipo di Apicoltura conduce?

“Con le stesse finalità di quando ho iniziato, offrire ai clienti gli stessi prodotti che consumiamo nella nostra famiglia”.

Quali difficoltà incontra nella zona un apicoltore?

“Sino a ieri, chi faceva apicoltura operava in un contesto isolato dal resto della società, spesso, pur operando in ambiente privo di industrie, di traffico e di altre fonti inquinanti, l’apicoltore si scontra oggi con problemi dovuti agli antiparassitari con conseguenti fenomeni di mortalità delle api. Oggi, gli apicoltori organizzati nella Federazione Apicoltori Italiani delle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, si confrontano con le istituzioni, promuovono iniziative sociali, propongono i loro mieli ai concittadini  spiegando come, quando e dove avvengono le produzioni, favoriscono le visita scolastiche nelle aziende ed infine offrono un servizio di impollinazione agli agricoltori per migliorare le produzioni agricole”.

redazione@approdonews.it