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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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“L’ignoranza colpevole” e “Pietro” Federica Roccisano se ne va o no?

“L’ignoranza colpevole” e “Pietro” Federica Roccisano se ne va o no?
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“Il passaggio delle competenze dalla regione alle province ancora non si è perfettamente chiarito. Tant’è vero che…”, ma un attimo dopo, “Mi chiami un attimo Pietro? Allora, le competenze ce le abbiamo ancora noi o ce le hanno le province?”. E Pietro cosa risponde? “La competenza sul comma 947 è della regione Calabria (…). È ineccepibile”. È ineccepibile che la figuraccia dell’assessore alle politiche sociali della Regione Calabria Federica Roccisano è imbarazzante. Ed è ineccepibile che nella sua replica con tanto di posa “scenografica” con un computer acceso e rivolta verso l’operatore che la riprende, come per dimostrare che sta lavorando, che lei ama i disabili ma con una differenza, ora sapeva tutto sulle competenze, una sorta di illuminazione folgorante sulla via di “Pietro” ed infine, la solita solfa o minestra riscaldata, la colpa è dei giornalisti. In questo caso di Report che ha tagliato l’intervista a proprio piacimento tendendo un “agguato” a telecamere spente.

Chi segue Report sa che non sono degli sprovveduti anzi, curano con meticolosa professionalità i servizi, ma soprattutto si guardano bene le spalle. Hanno trattato tempi ben più complessi di questi e contro, in ordine di potere, personaggi maggiori della Roccisano e ne sono sempre usciti indenni da ogni querela. Tant’è che la Gabanelli alla fine del servizio fa il sunto di una vergogna targata Regione Calabria con queste parole, che nei fatti sono “eccepibili” anch’esse, «Esiste anche l’ignoranza colpevole. Per dire: nel 2015 la regione Calabria ha dovuto restituire allo Stato i soldi destinati agli studenti con disabilità – e parliamo di una cifra che raggiunge i 550.000 euro – perché, scrive la Corte dei Conti, “la regione non è stata in grado di gestire le risorse”. E intanto i ragazzini restano a casa. Ecco, pretendiamo che da domani questa vicenda sia risolta». Questo per dovere di cronaca onde evitare inutili formalismi e accuse di sviare la verità. Come anche rischiare di essere tacciati per i Tourquemada della situazione in una sorta di inquisizione mediatica.

Nei vari social si sono susseguiti diverse opinioni, a favore della stessa, vivaddio pochi, e tanti che scandalizzati, chi imbarazzati (come lo scrivente) e chi per strumentalizzazione politica ha chiesto la testa dell’assessore. Ci accontentiamo solamente delle dimissioni, doverose e necessarie e lasciamo la testa alla stessa Roccisano, magari per farne un uso più appropriato al sapere ed alle altezze per il ruolo ricoperto che non è solo presenzialista a convegni, sagre, social e riunioni di condominio. E che ogni qualvolta pubblica sulla sua pagina social tali sue attività ci sono una sfilza di lavoratori che si lamentano delle spettanze che la Regione stessa ed il suo assessorato, non attuano. Ma questo è un altro discorso  che non ha niente a che vedere con il tema in discussione, ossia l’incapacità e la mancanza di volontà di prendersi le responsabilità e quindi dimettersi.

A tutto questo si aggiunge il silenzio da parte del governatore Oliverio che non ha detto nulla, soprattutto a difesa del suo assessore né di altri componenti del consiglio regionale se non di qualche deputato (la Bruno Bossio) , di qualche amico (forse) e di giornalisti vicini che prima scrivono una cosa, poi fanno passi indietro nello spazio di qualche ora. C’è da pensare che forse, quello che stiamo scrivendo ha una base ragionevole e la Roccisano abbia fatto davvero una figuraccia a lei ed a tutta la Giunta regionale e quindi, non è colpa per gli “agguati” della Gabanelli? Vuoi vedere che alla fine il povero “Pietro” avrà tutte le colpe e entrerà di diritto nel tritacarne mediatico e si dovrà dimettere proprio lui? Non scherziamo su, cerchiamo di essere seri e non facciamo finire tutto nel dimenticatoio appena le luci si spegneranno. Non facciamogli passare ogni cosa alla politica calabrese (incapace), in cavalleria perdonando ogni cosa. Non funziona così. Perché la devono smettere di prendersela con i giornalisti rei solo di aver messo alla luce la loro “ignoranza colpevole”. Il governatore Oliverio è fuori tempo massimo, non gli è consentita nessuna proroga, non più. Ha iniziato la sua avventura alla guida della Regione con netto ritardo nella formazione della giunta, l’ha fatta e dopo un po’ è stato travolto dagli scandali (che ovviamente non dipendenti dalla sua gestione) con l’arresto di un assessore (De Gaetano), ha dovuto fare il rimpasto e da questo inizia l’avvento di altri componenti, tra cui Federica Roccisano, entrata come tecnica ed esperta ma che purtroppo, i giornalisti di Report seppur arrivati in ritardo, e non ad agosto come buffamente ha detto il presidente della provincia di Catanzaro, hanno rivelato una “ignoranza colpevole”.

I disabili hanno subito un destino balordo, crudele senza appello. Non è consentito a loro di cambiare la loro natura e devono convivere con la loro condizione di “diversi”. Figli di un Dio minore che non hanno né santi in paradiso né protettori di sorta. Hanno solo le loro famiglie, il loro calore e l’affetto che li fa considerare dei “normali”. La penalizzazione pure di non farli adeguare ai più elementari diritti di convivenza civile e sociale non è perdonabile, a nessuno nemmeno ad un assessore della regione Calabria di nome Federica Roccisano. Assessore le sue dimissioni è un passo indietro, è un balzo in avanti di dignità e responsabilità umana che le darà grande onore ed un reale concetto democratico ed europeista.