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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Legittima la legge regionale sulle farmacie. Lo ha deciso la Corte Costituzionale

Legittima la legge regionale sulle farmacie. Lo ha deciso la Corte Costituzionale

Il consigliere regionale Gallo: «Soddisfatti per una scelta che tutela diritti acquisiti»

Legittima la legge regionale sulle farmacie. Lo ha deciso la Corte Costituzionale

Il consigliere regionale Gallo: «Soddisfatti per una scelta che tutela diritti acquisiti»

 

 

Non presenta alcun profilo di illegittimità costituzionale la legge regionale 30/2011 con la quale si concedeva ai farmacisti, gestori da almeno tre anni ed in via provvisoria di una sede farmaceutica, la possibilità di conseguire la titolarità della stessa.

Lo ha deciso la Corte Costituzionale che nella giornata odierna ha depositato la sentenza n. 231/2012 con cui dichiara infondata la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ottobre del 2011, qualche settimana dopo l’entrata in vigore della norma, approvata dal Consiglio regionale su proposta, tra gli altri, del vicecapogruppo consiliare dell’Udc, Gianluca Gallo. «La Corte – commenta adesso il consigliere regionale centrista – ha riconosciuto l’infondatezza delle censure mosse dal Governo: si sosteneva, in particolare, che il provvedimento normativo violasse il principio del pubblico concorso ed invadesse sfere di competenza non riservate alla Regione. In realtà, così non era, nè poteva essere, dal momento che la proposta legislativa, legata ad una materia nella quale vige il regime del concorso di competenza tra Stato e Regione, non lede il principio di concorsualità e si muove proprio nel solco di precedenti sentenze della Corte Costituzionale, puntando a sanare la particolare situazione di quei farmacisti che, avendo conseguito proprio tramite concorso l’idoneità, avevano avuto assegnata in via provvisoria una sede successivamente resasi vacante. Un fenomeno, questo, tutt’altro che infrequente, specie nelle aree rurali, alle quali anche per questa via si contava di continuare ad assicurare l’esistenza di un presidio farmaceutico, essenziale soprattutto alla luce delle carenze di ordine logistico ed infrastrutturale del vasto e disarticolato territorio calabrese».

Con la pronuncia che chiude la partita giudiziaria, la legge regionale resta dunque in vigore e conserva piena efficacia.

redazione@approdonews.it