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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Lamezia Terme, oggi la presentazione della proposta di deliberazione consiliare “Exodos”

Con l’obiettivo di accelerare lo sgombero di Scordovillo, da parte del consigliere comunale Antonello Sdanganelli

Lamezia Terme, oggi la presentazione della proposta di deliberazione consiliare “Exodos”

Con l’obiettivo di accelerare lo sgombero di Scordovillo, da parte del consigliere comunale Antonello Sdanganelli

 

 

LAMEZIA TERME – Il consigliere comunale di Lamezia Terme, Antonello Sdanganelli, nella sala riunioni della Polizia locale, sita nel palazzo comunale, illustrerà oggi, alle 9.30, la proposta di deliberazione consiliare “Exodos”, con l’obiettivo di accelerare lo sgombero di Scordovillo.

Ecco la proposta di deliberazione:

La soppressione del campo di Scordovillo e la ricerca di una soluzione abitativa civile per le famiglie Rom, alternativa all’accampamento, è la vera emergenza di Lamezia Terme che impone da tempo soluzioni indifferibili in via prioritaria; con decreto della Procura della Repubblica di Lamezia Terme del 16.3.2011, convalidato con ordinanza del GIP del Tribunale di Lamezia Terme del 24.3.2011, il campo Scordovillo è stato sottoposto a sequestro con modalità di sgombero; nel predetto decreto – alla cui motivazione si rinvia integralmente- si impone lo sgombero immediato e la bonifica dell’area considerata luogo di incontrollate attività delinquenziali e di degrado, nel quale è impossibile e vano ogni tentativo di recupero sociale dei cd. rom che vi dimorano; con atto adottato nella seduta consiliare del 4 aprile 2011, è stato approvato unanimemente un ordine del giorno che impegna l’Amministrazione a ricercare soluzioni abitative volte a distribuire in tutto il territorio comunale i rom fino allo svuotamento definitivo del campo Scordovillo; l’assegnazione di un’abitazione con qualsiasi strumento amministrativo e la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana costituisce, per i pubblici poteri, un dovere di solidarietà sociale e civile fissato dagli artt. 2 e 3 Costituzione; il progressivo trasferimento delle famiglie rom nelle abitazioni che si sono rese disponibili ha segnato un’azione amministrativa comunale costante negli ultimi anni, ma non sufficiente per trasferire rapidamente da Scordovillo centinaia di cittadini Rom; ai sensi dell’art.31 dpr n.380/2001, i fabbricati abusivi, ove non siano demoliti spontaneamente, sono acquisiti gratuitamente al patrimonio comunale unitamente all’area di sedime; i fabbricati abusivi residenziali si compongono, in larga misura, di unità abitative/appartamenti, molti dei quali liberi e non utilizzati, in quanto superiori all’effettivo bisogno; in una prospettiva di pacificazione sociale, solidarietà e tutela dei diritti fondamentali, il mantenimento del diritto alla casa e la garanzia di un’abitazione ai cittadini che ne sono privi rappresenta un’azione politica di indubbio e duraturo vantaggio collettivo; le suddette unità abitative abusive, libere e non occupate, possono essere destinate a soddisfare la necessità delle famiglie Rom di Scordovillo, ma anche di quelle economicamente svantaggiate, nella vana attesa di assegnazione di alloggi popolari; allo stato della legislazione nazionale, le costruzioni abusive sono destinate alla demolizione, in via amministrativa o per iniziativa dell’Autorità Giudiziaria, “salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l’esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientali” (art.31 comma 5 Dpr 380/2001); costituisce un prevalente interesse pubblico assegnare un’unità abitativa a soggetti bisognosi e privi alcuna possibilità di ottenerla nel libero mercato; allo scopo di prevenire inevitabili conflitti sociali che potrebbero scaturire da un’assegnazione imperativa ed unilaterale da parte del Comune che ha acquisito la proprietà degli immobili abusivi ai sensi dell’art. 31 cit., l’individuazione, da parte dell’esecutore e/o occupante del fabbricato abusivo, della unità abitativa da destinare ai soggetti in stato di necessità, rappresenta una modalità concreta per conseguire i benefici ampliativi previsti dall’art. 31 comma 5 dpr cit.; tale individuazione, oltre a scongiurare la demolizione dell’intero fabbricato, comporta: a) l’esenzione, per quella unità abitativa, dei tributi locali sulla casa per il tempo dell’occupazione da parte dei soggetti destinatari; b) il pagamento di un canone politico, a carico degli assegnatari ed in favore del Comune, a partire dal terzo anno successivo all’assegnazione; l’individuazione, da parte dell’esecutore dell’abuso, della unità abitativa da destinare ai soggetti in stato di necessità è irrevocabile; i costi di completamento delle unità da destinare ad assegnazione sono a carico dei soggetti esecutori dell’abuso e/o degli occupanti del fabbricato abusivo che intendono conseguire i vantaggi previsti dall’art. 31 comma 5 dpr cit.; con deliberazione della Giunta Comunale sarà approvato lo schema di avviso pubblico con cui disciplinare le richieste degli esecutori degli abusi per ottenere il beneficio previsto dall’art. 31 comma 5 cit, in ordine al quale, la deliberazione consiliare sarà adottata dopo la materiale assegnazione ed occupazione dell’unità abitativa da parte del destinatario; DELIBERA 1) Il Consiglio Comunale, con deliberazione prevista dall’art.31 comma 5 DPR n.380/2001, dichiara l’esistenza di prevalenti interessi pubblici, preclusiva della demolizione, di quei fabbricati abusivi composti da una o più unità abitative libere, individuate dall’originario proprietario del terreno su cui è stato realizzato l’abuso edilizio, da destinare ad abitazione di famiglie Rom residenti nel campo di Scordovillo, o di altri nuclei familiari in stato di necessità, selezionati dall’amministrazione comunale; 2) la deliberazione consiliare prevista dall’art. 31 comma 5 cit. è adottata dopo la materiale assegnazione ed occupazione dell’unità abitativa da parte del destinatario; 3) con deliberazione della Giunta Comunale è approvato lo schema di avviso pubblico con cui disciplinare modalità e condizioni per ottenere il beneficio previsto dall’art. 31 comma 5 cit; 4) l’assegnazione dell’unità abitativa comporta: a) l’esenzione, per quella unità abitativa, della quota comunale del tributo locale sul possesso di beni immobili, per il tempo dell’occupazione da parte dei soggetti assegnatari; b) il pagamento di un canone politico in favore del Comune, a carico degli assegnatari, a partire dal terzo anno successivo all’assegnazione; 5) i costi di completamento delle unità abitative da assegnare sono a carico dei soggetti che intendono conseguire i vantaggi previsti dall’art. 31 comma 5 dpr cit.