Lamezia, “acqua bene comune” riconosciuto nello statuto comunale
redazione | Il 08, Mag 2012
La proposta è stata approvata in Consiglio comunale con 21 voti a favore
Lamezia, “acqua bene comune” riconosciuto nello statuto comunale
La proposta è stata approvata in Consiglio comunale con 21 voti a favore
La proposta di modifica dello Statuto del Comune, predisposta dall’Amministrazione di Lamezia Terme, che ha introdotto la definizione di “servizio idrico integrato come servizio pubblico essenziale di interesse generale al fine di garantire l’accesso all’acqua per tutti, che il bene dell’acqua non sia mercificabile e che il minimo vitale debba essere garantito a chiunque”, è stata approvata nella seduta del Consiglio comunale di ieri dall’unanimità dei presenti. La proposta di modifica, con 21 voti a favore, è immediatamente esecutiva.
La Giunta comunale, su proposta del sindaco Gianni Speranza, nei mesi scorsi, aveva approvato due delibere su “l’acqua bene comune e non mercificabile” che sancivano i seguenti punti: l’acqua è un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato e non mercificabile; l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano, universale, inalienabile; la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntate a criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici; l’introduzione nell’ordinamento comunale della definizione di servizio idrico integrato come servizio pubblico essenziale di interesse generale al fine di garantire l’accesso all’acqua per tutti, che il bene acqua non sia mercificabile e che il minimo vitale debba essere garantito a chiunque; di stabilire che il diverso contesto normativo (a seguito del referendum popolare) debba essere tenuto in debita considerazione ai fini delle modifiche da apportare alla procedura avviata degli assetti della Lamezia Multiservizi.
“Abbiamo dato seguito – ha commentato il sindaco Speranza – all’impegno profuso durante la campagna referendaria sul tema dell’acqua come bene comune proponendo di recepire le modifiche statutarie così come elaborate dal “coordinamento nazionale degli enti locali per l’acqua pubblica” e ipotizzando lo scorporo della gestione dell’acqua dall’attività della Lamezia Multiservizi per affidarla ad un’azienda speciale di carattere pubblico. Sono particolarmente soddisfatto che il Consiglio comunale si sia espresso favorevolmente sulla modifica dello statuto, all’unanimità dei presenti, collocando la città di Lamezia e tutta la sua comunità all’avanguardia in Calabria e in Italia nella battaglia per la tutela dei beni comuni e in primo luogo dell’acqua pubblica”.
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