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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 15 MAGGIO 2024

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Lamezia, lavori Bastione di Malta fermi da un anno Interrogazione di Piccioni

Lamezia, lavori Bastione di Malta fermi da un anno Interrogazione di Piccioni
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I lavori per la riqualificazione del Bastione dei Cavalieri di Malta e dell’area esterna all’edificio sono fermi da un anno. Anche quest’ estate i cittadini che attraverseranno la strada che porta al mare e soprattutto i turisti che arriveranno nella nostra città, vedranno il monumento che campeggia nello stemma di Lamezia Terme circondato da transenne, in stato di abbandono. Ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale per conoscere le ragioni dello stallo dei lavori da un anno e per sapere cosa si vuole fare per dare continuità al progetto di riqualificazione e valorizzazione del Bastione e dell’area circostante partito nel 2014.
Senza alcuna volontà polemica, nell’interesse di tutti i cittadini, sollecito l’amministrazione comunale a darsi da fare per rendere il Bastione fruibile al pubblico prima possibile. Solo una volta completati i lavori di riqualificazione, infatti, la storica Torre realizzata dall’Ordine dei Cavalieri di Malta nel XVI secolo potrà rappresentare un’ulteriore attrattiva per i turisti che verranno a Lamezia, nell’ambito dell’offerta turistico – culturale della nostra città. Diventa inutile presentare una delle fortificazioni più importanti della Calabria tirrenica nei depliant e nelle brochure se poi turisti e visitatori non vedranno che un’opera transennata e abbandonata a se stessa, che potrebbe apparire come una delle tante incompiute o dei tanti “scheletri” purtroppo così diffusi nelle nostre Regioni del Sud.
E’ bene ricordare che è stato realizzato dall’amministrazione comunale precedente un percorso di anni che ha portato ad acquisire al patrimonio del Comune il Bastione dei Cavalieri di Malta dopo oltre due secoli di proprietà privata e ad avviare i lavori di riqualificazione e valorizzazione dell’edificio e dell’area – lavori aggiudicati in via definitiva nel settembre 2013 e partiti nell’autunno 2014 – per far sì che il monumento simbolo della città fosse patrimonio di tutti i cittadini, aperto alle associazioni culturali e a tutti coloro che vorranno animarlo con iniziative culturali e artistiche. Lo stallo di un anno dei lavori ha determinato un incredibile ritardo nella conclusione del progetto: anche nella ormai imminente stagione estiva il Bastione non sarà visitabile.
Da ex assessore ai lavori pubblici, avendo seguito passo dopo passo l’iter dell’acquisizione e dell’avvio del progetto di riqualificazione per un importo complessivo di circa 500mila euro, voglio ribadire con convinzione che non si è trattata di una spesa fine a se stessa ma di un importante investimento per la città. Ricordo l’emozione personale e collettiva della giornata in cui per la prima volta dopo due secoli abbiamo voluto riaprire le porte del Bastione ai cittadini nel marzo del 2014, la suggestione di rientrare tra quelle mura che ci riportano simbolicamente a secoli fa, a momenti fondamentali della storia del nostro territorio che ne hanno segnato la cultura e l’identità. E poi l’interesse e l’entusiasmo degli studenti delle scuole lametine che ho avuto il piacere di accompagnare a visitare l’interno dell’edificio fino alla cima della Torre, da dove si gode il bellissimo panorama del nostro Golfo.
Ora però bisogna procedere spediti affinché questo investimento produca effetti concreti nell’ottica del rilancio turistico della nostra città. Bisogna far riprendere prima possibile i lavori per completare un itinerario turistico – culturale che attraversi tutta la città, dal Bastione e dall’Abbazia Benedettina fino al Castello Normanno Svevo di San Teodoro passando per il centro storico di Sambiase e i suoi caratteristici vagli. Come ho sollecitato nei mesi scorsi presentando una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, attraverso una sinergia virtuosa tra l’amministrazione e il mondo degli operatori culturali è possibile rilanciare il patrimonio storico – architettonico della nostra città, creando nuove opportunità di lavoro per i nostri giovani e condizioni favorevoli per avviare percorsi di autoimprenditorialità.
Per queste ragioni, auspico che presto anche il Bastione dei Cavalieri di Malta possa essere fruibile da parte del pubblico per portare a compimento il percorso iniziato negli anni scorsi e dare la possibilità a cittadini e turisti di godere pienamente di un bene che racconta la storia e le radici culturali del nostro territorio.