Lamezia, il sindaco Speranza presenta il nuovo Piano strutturale della città
Feb 08, 2012 - redazione
“Sarà il piano della maturità”
di ANTONIETTA BRUNO
Lamezia, il sindaco Speranza presenta il nuovo Piano strutturale della città
“Sarà il piano della maturità”
di Antonietta Bruno
Un Piano strutturale che dovrà essere il “Piano della maturità di Lamezia”. Con queste parole il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha sintetizzato quello che oltre ad essere un obbligo di legge, dovrà ncessariamente essere una grande occasione di sviluppo del territorio locale e regionale. E’ stato presentato nella mattnata di oggi nella sala Giunta del Comune di Lamezia Terme, questo importante strumento urbanistico che ora, a distanza di 25 anni dal primo (quello del 1979) dovrà ridisegnare lo sviluppo della città. Venticinque anni di mancanze, di non mercato e soprattutto di nessuna regola a tutto vantaggio dei poteri forti che hanno contribuito ad una edificazione selvaggia e dato spazio all’ubisivismo. Ora la svolta, e dopo un primo tentativo del primo cittadino, in parte vano, tutti si concretizza ora forti anche dell’obbligatorietà di legge che ha fatto sì che la terza città della Calabria riprendesse la vecchia idea di potere ricucire il territorio.
<<Un piano della maturità – ha insitito Speranza – che si elabora in maniera trasparente, dove gli interessi vengono governati da una visione generale e dove i cittadini possono essere stimolati a investire. Il Piano così aricolato – ha aggiunto il primo cittadino ricordando che lamezia in questo è molto più avanti di altri comuni calabresi, tra cui anche Cosenza che ha una cultura urbenistica piuttosto avanzata – introduce a Lamezia il Parco archeologico; il Parco termale; avvia il discorso del Porto turistico e prova ora anche a intervenire energicamente sul degrado dell’abusivismo. Ma ciò che più conta, è che mette tutti sullo stesso livello, priveliggendo chi ha sempre rispettato le regole>>.
La soluzione a probemi cronici della città, insomma, che ha spinto il primo cittadino anche a fare un appello al che <<questo cammino non venga interrotto e che silasci spazio alla convinzione che in caso contrario la città, dal punto di vista urbanistico, può essere commissariata. Il che significa, non potere fare riferimento a nessun piano>>.
Ad evidenziare la validità del Piano, anche il vicesindaco Francesco Cicione che ricordindando la fase finale del lungo iter percorso, ha ricordato che il <<cuore di questo importantissimo strumento che persegue sviluppo ed equità sociale, si articola in tre diversi ambiti. I centri storici valorizzati anche con incentivi per il privato che va a recuperare il patrimonio locale; le aree urbanizzate e quelle urbanizzabili>>. <<Con questo piano – ha anche agginto Cicione – non c’è un uso del territorio, bensì un recupero del suo patrimono; un riordino del piano precedente e un miglioramento del rapporto città-cittadino>>.
A concludere i lavori, è toccato invece al progettista Giovanni Crocioni. <<Il piano in questione si muove e punta a risolgersi ai cittadini in modo semplice e chiare – ha detto – Si impronta su regole certe e chiare, e anche su incentivi economici per chi valorizza i centri storici>>. Uno strumento, insomma, che si apre a 360° gradi e che non terrà fuori neppure parchi fluviali, centri montani e centri collinari. <<Tutti avranno permesso a costruire – ha altresì affermato Crocioni – ma tutto sarà regolato da accordi preliminari che non lasceranno dubbi né perplessità>>. Accordi chiari e idee di sviluppo che verranno man mano discussi ed approvati in Consiglio comunale, così come verrà a breve discusso ed apporvato, si spera all’unanimità, anche l’intero piano strutturale lametino.
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