Lamezia: il comitato Sintal e la città insieme per la prima vera vittoria degli ultimi 40 anni
Ago 23, 2012 - redazione
Piazza della Repubblica in festa. In centinaia si godono il successo ottenuto dopo 82 giorni di presidio, verità frammentate e speranze in bilico
DI ANTONIETTA BRUNO
Lamezia: il comitato Sintal e la città insieme per la prima vera vittoria degli ultimi 40 anni
Piazza della Repubblica in festa. In centinaia si godono il successo ottenuto dopo 82 giorni di presidio, verità frammentate e speranze in bilico
Di Antonietta Bruno
Dopo 82 giorni di presidio, speranze altalenanti, tensione e riflettori accesi sulle sorti del tribunale di Lamezia Terme, la città festeggia la sua vittoria. Quella di un’intera comunità, o buona parte di essa, che mai si è arresa ad una lotta che ha sentito sin da subito sua. È la battaglia in difesa del Palazzo di giustizia di piazza della Repubblica, per la seconda volta nella sua lunga storia (quest’anno si ricordano i suoi primi 150 anni) inserito nell’elenco dei presidi sopprimibili e per la seconda volta, seppure in questa occasione più arduo si è rivelato lo “scontro”, ottiene la salvezza.
Due mesi e mezzo di lotte continua, manifestazioni, occupazioni, petizioni popolari, incontri e coinvolgimento di sindaci, associazioni e istituzioni ai più alti livelli. 82 giorni di alti e bassi in attesa di un salvataggio che arrivava e scompariva dopo pochi istanti. Di forti prese di posizione che hanno portato il 18 maggio scorso, un gruppo di giovani avvocati con a capo Cesare Materasso, a fondare il “Comitato civico Salviamo il Nostro tribunale a Lamezia”. Una delegazione di togati, supportati da tanti giovani e gente comune che hanno abbracciato la causa Lamezia e che in questo giorno di festa si sono ritrovati ancora insieme nella centralissima piazza della Repubblica a festeggiare la prima, se non l’unica vittoria di Lamezia e della sua identità.
Nel giorno più atteso che ha suggellato un successo voluto e ampiamente meritato, in centinaia si sono presentati all’appello e goduto di un momento di relax allietato dalla musica della Forum band , delle esibizioni dei ballerini della Rodik ballet delle armoniose note del gruppo Antares, del fuori programma di Luigi Morelli e della sua armonica a bocca e, soprattutto della buona cucina offerta della Malgrado tutto e dai suoi volontari che hanno sin da subito presidiato h24 la zona circostante il palazzo di giustizia. A festeggiare assieme alla comunità lametina, ovviamente il sindaco Gianni Speranza, il presidente Sintal Cesare Materasso, il suo vice Maurizio Sirianni e il segretario Alessia Notaris.
Tra un intermezzo artistico e l’altro, di gratitudine oltre che di orgoglio e nuove speranze sono state le parole del primo cittadino di Lamezia: “all’inizio di questa vicenda, la avvertito che stava succedendo qualcosa che avrebbe irrimediabilmente compromesso la storia e il futuro di Lamezia – ha detto Speranza – Il nostro tribunale rischiava la soppressione e il sistema giustizia sarebbe stato fortemente compromesso. Fortunatamente così non è andata e questa vittoria oltre che con la città, oggi la dobbiamo condividere con tutti coloro che hanno lottato con le unghia e i denti affinché l’ennesima sconfitta non trovasse spazio. Ecco perché oggi i ringraziamenti in qualità di semplice cittadino di Lamezia e di sindaco di questa città –ha aggiunto Gianni Speranza – vanno a tutti coloro che hanno creduto nella battaglia ma, soprattutto, a due persone speciali. Al presidente del tribunale Giuseppe Spadaro che ha partecipato e si è speso con tanta generosità per questa causa, e all’ex procuratore della Repubblica di Lamezia Salvatore Vitello che anche nel momento in cui non lavorava più a Lamezia ci è stato vicino. Il primo sms circa l’archiviazione di soppressione del nostro tribunale è arrivato proprio da lui il 10 agosto scorso”. Poi un ricordo agli avvocati scomparsi, non ultimo Gianluca Materazzo, il ringraziamento ai giovani avvocati e non, e l’auspicio a non mollare dinnanzi alle difficoltà, neppure a quelle che sembrano senza soluzione. “Questa battaglia e questo risultato positivo è giusto dedicarlo ai giovani avvocati e a tutti i giovani lametini, e speriamo possa essere il primo di una lunga serie di successi”.
Alle parole di Speranza sono seguite quelle del segretario Notaris, toccata per il successo ottenuto dalla città e dal comitato, e del vicepresidente del Sintal Sirianni che ha esortato i presenti ad aprire gli occhi ed invertire la rotta, in primis sulla scelta dei propri rappresentanti nelle diverse sedi istituzionali. “Lamezia merita dame e non pedine nello scacchiere della politica” ha detto. “In mano abbiamo una grande arma che è quella del voto. Pensiamoci bene nelle silenzio delle cabine elettorali ed evitiamo di dare forza a quei carrozzoni politici che cambiano facciata e decantano amministrazioni giuste ed eque, quando in verità la realtà è quella di sempre e a rimetterci, spesso e volentieri, è il popoli che gli ha dato voce e potere”. A concludere il momento dei ringraziamenti arricchito, tra l’altro, dalla proiezione di un video per rammendare le tappe salienti della battaglia e omaggiare il numerosissimo pubblico con note dell’inno del comitato, è stato il suo fondatore e presidente Cesare Materasso.
“Da domani Piazza della Repubblica e questo presidio non saranno più gli stessi. Avranno una storia nuova da scrivere” ha detto. “Dopo 82 giorni di presidio e momenti di emozioni forti e altalenanti, oggi si è giunti all’epilogo di una vicenda che ci ha visto proseguire la nostra strada nel migliore dei modi. Due ringraziamenti però, sono d’obbligo – ha aggiunto Materasso – uno va sicuramente al presidente Pino Spadaro, persona leale e coraggiosa. Lui che non è lametino ma che bene conosce le problematiche di questa terra e l’importanza del suo tribunale, e che per questo si è speso per una causa che ha definito ‘giusta e necessaria’. L’altro ringraziamento, va al sindaco Gianni Speranza. Un uomo e un amministratore che a differenza di tanti altri, quando mi è venuto in mente di fondare questo comitato, il 18 maggio scorso, non mi ha snobbato ma ha creduto in me e nell’importanza di questo organismo. La battaglia in difesa del tribunale e della sua procura non poteva rimanere chiusa nel palazzo ma andava combattuta anche al di fuori e a fianco della città. Ecco perché oggi questa vittoria e di tutti noi e va ben oltre di quanto in questi giorni si sta leggendo sulla stampa. Va ben oltre dei pennacchi di gente che si attribuisce meriti e successi (chiaro a tal proposito lo slogan che campeggia sulla facciata principale del tribunale “comincia adesso la lettura politica del libro dei sogni” ndr). Il successo vero è della comunità lametina artefice di un trionfo storico. Negli ultimi 40 anni – ha aggiunto e concluso Materasso – tutto ciò che si era cercato di trattenere su questo territorio è stato un insuccesso. Dall’università, all’azienda sanitaria, all’idea di fondare una provincia. Questo comitato e questa battaglia sono stati al contrario vincenti e tra qualche anno la ricorderemo come un simbolo di chi l’ha fatta e di chi l’ha combattuta. In questa lieta occasione però, va anche ricordato che per Lamezia questo non può essere un punto di arrivo, bensì un punto di partenza, e da qui dovranno partire tutte le altre lotta in difesa di una città per tanti anni colpita e mortificata”.