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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Lamezia, Gianturco: “Il 52% dei lametini è disoccupato” "Urge sostegno a giovani e lavoro"

Lamezia, Gianturco: “Il 52% dei lametini è disoccupato” "Urge sostegno a giovani e lavoro"
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Lamezia Terme – “Il 52% dei lametini è disoccupato, mentre l’80%
dei lavoratori stranieri residenti a Lamezia lavora regolarmente.
Nonostante questi dati preoccupanti, l’amministrazione nel bilancio di
previsione 2016 prevede zero euro nelle politiche giovanili e nei settori
fondamentali del lavoro. Invito il sindaco Mascaro a modificare il
previsionale”. A rendere noti questi preoccupanti dati è il consigliere
comunale Mimmo Gianturco.

“Dopo un attento studio relativo al tasso di disoccupazione presente nella
nostra città – afferma Gianturco – abbiamo riscontrato dei dati allarmanti:
più del 52% dei lametini è disoccupato, con incidenza maggiore nei giovani
di età compresa tra i 16 e 40 anni. Su 55.889 lametini iscritti al Centro
Per l’Impiego, solo 26.771 lavorano regolarmente, mentre sono ben 29.110 i
lametini che sognano un lavoro. Per sopperire ad una situazione così
disastrosa, urgono interventi politici mirati alla crescita occupazionale.
La decisione della giunta comunale di non investire soldi sulle politiche
giovanili, sull’agricoltura, sull’artigianato, sulle politiche del lavoro e
sulla formazione professionale è assurda. Ho chiesto ufficialmente al
sindaco di prevedere fondi per queste missioni nel bilancio di previsione
2016”.

“In questo scenario degradante – incalza il leader regionale di CasaPound
Italia – emerge un ulteriore dato sconvolgente: più dell’80% degli
immigrati regolari residenti a Lamezia Terme risulta essere occupato. Ad
oggi su un totale di 4.826 immigrati regolari, ben 4.029 lavorano. Questi
dati preoccupano maggiormente se si pensa che nel 2015 il tasso di natalità
a Lamezia Terme è stato bassissimo; inoltre, nel 2015 sono quasi 700 i
lametini che si sono trasferiti fuori città”.

“Una buona amministrazione non può e non deve rimanere inerme dinnanzi a
tutto ciò, bisogna attuare politiche occupazionali dando priorità agli
italiani. Non è vero che ci sono lavori che gli italiani non vogliono più
fare, non facciamoci fregare da questa falsa retorica radical chic, ci sono
piuttosto condizioni salariali e sindacali che gli italiani non posso più
accettare. Si tratta di una scusa utile soltanto a chi cerca manodopera a
basso costo da sfruttare a danno dei troppi disoccupati lametini. È tempo
di dare risposte certe alla nostra gente – conclude – Il lavoro? Prima agli
italiani”.

*Sovranità – Prima gli italiani*