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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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La verità sulla Nuova S.S. 106

Il Progetto Definitivo prevede un costo di 939 milioni di euro

La verità sulla Nuova S.S. 106

Il Progetto Definitivo prevede un costo di 939 milioni di euro

 

Riceviamo e pubblichiamo

Ho sempre sostenuto che nel merito
dei contenuti le osservazioni giunte al Ministero dell’Ambiente contro la
realizzazione del 3° Megalotto della S.S. 106 nell’alto ionio e, più in
generale, delle molte affermazioni lette da chi è contrario alla realizzazione
dell’opera (salvo dichiarare che però ritiene importante che venga realizzata!),
che esse sono totalmente inesatte.

Molto sinteticamente, credo sia
giusto informare i più interessati, sulle ragioni che mi spingono ad affermare
con certezza tutto ciò atteso che sono sempre stato convinto – e continuo ad
esserlo – che nessuno possiede la verità in mano poiché essa rappresenta qualcosa
che
va sempre ricercata magari attraverso una attenta e faticosa lettura dei documenti
riguardanti il progetto (peraltro pubblicati su internet ed a disposizione di
tutti).

COPERTURA FINANZIARIA
DELL’OPERA

Il Progetto Definitivo, in seguito alle integrazioni apportate per recepire
integralmente le prescrizioni impartite dalla Commissione Tecnica del Ministero
dell’Ambiente, prevede un costo di 939 milioni di euro. Questi, però, saranno
solo i soldi che saranno corrisposti alla ditta vincitrice dell’appalto e,
quindi, necessari alla realizzazione del progetto nell’ambito di un
finanziamento complessivo di 1.234 milioni di euro (originariamente stanziati
per la realizzazione dell’intero tratto di 38 chilometri),
rimasto da sempre assolutamente invariato. La differenza tra i 1.234 milioni di
euro complessivi ed i 939 andranno a colmare una serie di altre questioni (tra
i quali, cito ad esempio, gli espropri, ecc.). Le osservazioni giunte al Ministero
dichiarano che l’importo
d’Investimento oggi disponibile è pari a 698 milioni di euro (che rimane anche
questo come sempre invariato). Tale cifra, tuttavia, non è necessaria alla realizzazione
complessiva dell’opera. L’errore è grossolano: poiché tale importo è associato
alla realizzazione solo del primo stralcio (21 chilometri), e non alla
realizzazione dell’intero Megalotto (38 chilometri). Tutto ciò, peraltro
concorre a farmi dire con certezza che i soldi per completare i primi 21
chilometri di Nuova S.S. 106 sono ad oggi certamente disponibili e la
realizzazione del primo stralcio non sarà soggetta ad alcun rischio perché
sarà, appunto, “funzionale”. Alla luce delle spiegazioni fornite sulla reale
composizione
dell’Investimento, rimasto da sempre invariato, non si sono avuti aggravi di costi:
altra questione sollevata
erroneamente nelle osservazioni. Mentre affermare che servono i soldi
necessari a finire il secondo stralcio (i restanti 17 chilometri), in modo da
evitare che questa opera si trasformi in una eterna incompiuta fa parte di
quello che io oso definite simpaticamente “terrorismo
mediatico” atteso che in Basilicata nel giro di 10 anni è stata completamente
ammodernata la Nuova S.S.
106 partendo da un primo stralcio finanziato e dai seguenti completamente privi
di ogni finanziamento. Per questo possiamo essere sicuri che accadrà anche
per il 3° Megalotto quanto accaduto in Basilicata: prima che finiranno i lavori
per il primo stralcio ci saranno le economie per completare il secondo e
quest’opera non sarà come la Salerno – Reggio Calabria o come la Matera Ferrandina!

TRACCIATO

Innanzitutto
occorre partire da una premessa molto significativa e precisa: i primi 22 chilometri
del tracciato della
S.S. 106 nel progetto definitivo sono rimasti assolutamente invariati rispetto
al preliminare. Detto questo è importante spiegare che le modifiche del
tracciato sono state effettuate non tanto e non solo per ragioni economiche ma
soprattutto per ragioni di sicurezza volti a realizzare un’opera veramente
sicura.

Inoltre,
nel ricordare che anche la CGIL
attraverso una nota stampa di ieri emessa dalla Segreteria Pollino Sibaritide
Tirreno ha manifestato la richiesta di non avanzare modifiche al tracciato che
saranno solo necessarie “bloccare l’iter
amministrativo ed il rischio della perdita dell’intero investimento dell’ammodernamento
e messa in sicurezza della ss 106″ vorrei qui chiarire a quanti sostengono
che sarebbe stato più opportuno un raddoppio dell’attuale S.S. 106 che non solo
ciò andrebbe a violare i vincoli paesaggistici presenti nell’alto ionio andando
a realizzare la Nuova S.S.
106 proprio in quella “suggestiva bellezza” che dovrà essere visionata dall’alto
(ovvero dove nascerà l’infrastruttura), ma ciò andrebbe a comportare dei costi
insostenibili dati dalla demolizione della attuale S.Sl.106 (con trasporto a
discariche autorizzate di materiale inquinante) oltreché i tempi di
realizzazione dell’opera che si dilaterebbero e l’aumento dei costi
realizzativi necessari all’adeguamento di strutture esistenti.

Infine, vorrei anche qui
precisare che dal sottoscritto, alla CGIL, alla Regione Calabria, ai Sindaci
dell’alto ionio (tranne i soliti 4 gatti), tutti sono concordi sulla necessità
assoluta di non richiedere alcuna modifica del tracciato!

DISASTRO AMBIENTALE INESISTENTE

Rispetto ai Vincoli Paesaggistici, la parte di territorio ricompresa nei
comuni di Trebisacce, Albidona e Amendolara che si affaccia sul mare è coperta
da Vincoli Paesaggistici. Tale vincolo,
tuttavia, non vieta la costruzione: diversamente non sarebbero presenti nemmeno
quelle aziende agrituristiche che esistono – come del resto esisterà l’opera
di
nuova realizzazione – grazie all’ottenimento di un nulla osta paesaggistico.

Non si dimentichi, inoltre, che nei
sette chilometri coperti dal vincolo paesaggistico sono stati aggiunti altri 4
chilometri di galleria artificiale per cui l’opera nel tratto dei terrazzi sarà
totalmente intubata grazie all’intervento del Ministero dell’Ambiente e dei
Beni Culturali.

RISPETTO PER I TERRITORI

I cantieri saranno posizionati
adiacenti alle opere da realizzare in modo da consentire un utilizzo del
territorio meno invasivo possibile ed inoltre saranno garantite la manutenzioni
delle strade poderali utilizzate ed eventualmente danneggiate durante la fase
transitoria di cantiere. Così come saranno salvaguardate le aree SIC e le
colture di pregio.

CONCLUSIONI

In
ultimo, intendo esternare una considerazione che non ritengo assolutamente
secondaria. La realizzazione di questa opera – anche se per alcuni personaggi paradossalmente
animati più dalla salvaguardia della natura che della vite umane può far male –
certamente avrà un impatto sul territorio (a mio avviso positivo sotto ogni
punto di vista compreso quello ambientale), ma avrà certamente un impatto positivo
in termini di minore perdita di
vite umane, di sinistri ed incidenti. Già solo per questa ragione ritengo
onestamente e personalmente fuorvianti ed in commentabili dichiarazioni,
affermazioni e pareri lette in questi ultimi mesi da parte di chi – intendo ripeterlo
– difende solo ed esclusivamente interessi di parte senza guardare all’interesse
generale della comunità calabrese.

 

Fabio Pugliese