Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

La Uil denuncia: “Ennesimo atto di arroganza da parte del rettore dell’Unical”

“Nel corso della riunione i rappresentanti della UIL, dopo aver discusso ed anche approvato altre questioni poste all’ordine del giorno, hanno chiesto con determinazione, sia per ragioni di metodo che di merito, il rinvio dell’approvazione del regolamento per il conferimento di incarichi al personale dell’Ateneo. Il rettore ha precluso ogni possibilità di rinvio”

La Uil denuncia: “Ennesimo atto di arroganza da parte del rettore dell’Unical”

“Nel corso della riunione i rappresentanti della UIL, dopo aver discusso ed anche approvato altre questioni poste all’ordine del giorno, hanno chiesto con determinazione, sia per ragioni di metodo che di merito, il rinvio dell’approvazione del regolamento per il conferimento di incarichi al personale dell’Ateneo. Il rettore ha precluso ogni possibilità di rinvio”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

La segreteria UIL segnala l’ennesimo atto di arroganza e di mancanza di trasparenza compiuto dal rettore.
Ci si riferisce ai comportamenti tenuti nella ultima riunione di contrattazione decentrata, segno evidente di
intolleranza al confronto, attaccamento al potere e di una visione padronale nella gestione dell’ateneo che
niente e nessuno riesce a contenere.
Nel corso della riunione i rappresentanti della UIL, dopo aver discusso ed anche approvato altre questioni
poste all’ordine del giorno, hanno chiesto con determinazione, sia per ragioni di metodo che di merito, il
rinvio dell’approvazione del regolamento per il conferimento di incarichi al personale dell’Ateneo.
Il rettore ha precluso ogni possibilità di rinvio mortificando, per l’ennesima volta, chi tenta di far valere ragioni
diverse dalle sue, emarginando e negando ogni possibilità di dialogo e di confronto con una delle
componenti sindacai più rappresentative dell’ateneo.
Nel metodo, è stato fatto rilevare:
• la mancata presentazione da parte dell’Amministrazione dei compensi aggiuntivi erogati al PTA negli
ultimi anni, necessari per capire la realtà del fenomeno e quindi proporne una disciplina organica della
materia. Tali dati da tempo richiesti, anche dalle altre OO.SS. sono oscuri, con assoluta ed illegittima
indifferenza finora si e preferito tenerli nascosti così come è stato secretato l’utilizzo di circa 700 mila euro
provenienti dai precari ed aspiranti docenti della scuola che per sottoporsi ad un test di accesso hanno
dovuto subire la vessazione di una tassa di partecipazione di 100 euro.
• la sospetta accelerazione e l’assoluta intolleranza ad una richiesta di maggiore approfondimento
proveniente da una componente importante del tavolo della contrattazione avvalorata dal fatto che,
essendo alla vigilia dell’elezione del nuovo rettore, ragioni di opportunità imponevano un rinvio stante il
valore strategico del regolamento in discussione.
Nel merito, è stato fatto rilevare:
• che gli incarichi aggiuntivi non possono essere considerati come compiti d’ufficio, da espletare
almeno per il 50% nel normale orario di servizio perché la legge 165/2001, all’art 53, comma 5, definisce
che “Gli incarichi retribuiti, sono tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e doveri di
ufficio, per i quali è previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso”, quindi, l’escludere dal regolamento ciò
che la norma sovraordinata prevede non è proprio un comportamento accettabile;
• la definizione di questo regolamento non può prescindere dalla riorganizzazione complessiva del
personale tecnico e dalla assegnazione alle strutture del personale in ragione degli effettivi carichi di
lavoro. Il parziale, oscuro e clientelare intervento operato finora rischia infatti di portare al collasso
importanti strutture dell’ateneo accrescendone le differenze anche di natura economica.
La UIL si poneva l’ obiettivo di porre rimedio ad uno stato di disagio generale che accresce quotidianamente
insoddisfazione nel personale. Attraverso una approfondita e partecipata analisi di tutti gli attori coinvolti, si
doveva arrivare alla definizione di un regolamento che, nel rispetto delle norme, poteva garantire equità e
pari opportunità di realizzare dividendi legittimi a tutto il personale dell’ateneo. Eliminando le intollerabili e
ingiustificate sacche di privilegio che hanno consentito a pochi eletti di percepire compensi faraonici
banalizzando il lavoro istituzionale e facendo dell’attività extra, marginale, la principale fonte di reddito
Compensi faraonici ed ingiustificati messi sotto accusa dallo stesso direttore generale che, anche in questo,
con un provvedimento privo di motivazione ne ha bloccato i pagamenti unitamente pero a tanti legittimi
compensi che nulla hanno a che vedere con gli abusi che sarebbero stati commessi.
Anche in questa circostanza i rappresentanti della UIL hanno diffidato l’amministrazione circa l’obbligo di
rendere trasparente la decisione che ha portato al blocco e a disporre immediatamente i pagamenti per i
compensi legittimi.
La UIL ha infine fatto rilevare come arbitraria e priva di motivazione sia anche la decisione del direttore
generale di ritenere la mancata timbratura, anche solo di entrata, come assenza arbitraria senza alcuna
possibilità per il dipendente di far valere le proprie ragioni.La UIL si augura che il nuovo rettore possa far dimenticare presto abusi e soprusi che con leggerezza sono
stati compiuti in questi quest’ultimi anni e che legalità, trasparenza, partecipazione, efficienza solidarietà non
siano solo slogan elettorali ma precise coordinate di riferimento nell’azione amministrativa e politica da
compiere.
Siamo sicuri di un futuro diverso e ci auguriamo migliore, Tutti i candidati a rettore hanno usato parole molto
dure, più di questo stesso documento, nei confronti della gestione Latorre e della sua fedele corte, il che
lascia intendere che qualunque sia il risultato molte cose cambieranno.
Aspettiamo quindi con fiducia il nuovo rettore e nell’attesa che le urne ci consegnino il nuovo corso poniamo,
almeno da parte nostra, un’ultima domanda ai candidati:
“pensate che la componente di parte pubblica nella contrattazione decentrata possa essere rappresentata
solo dal rettore e direttore o invece sia necessaria una rappresentatività più ampia che coinvolga “i poteri” in
cui si articola una organizzazione complessa come quella dell’Università?”
La segreteria UIL