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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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La truffa dell’imballaggio spesso incluso nel peso della merce Uno dei mille trucchi per far "pendere" la bilancia dalla parte del commerciante

La truffa dell’imballaggio spesso incluso nel peso della merce Uno dei mille trucchi per far "pendere" la bilancia dalla parte del commerciante
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Spesso i consumatori sono ingannati sul peso dei prodotti che acquistano. Basta poco
ai truffatori del grammo e la regola è sempre quella, chi deve comprare, alleggerisce
mentre chi deve vendere, appesantisce. Di fatto una delle violazioni più comuni
nei supermercati, è quella di non sottrarre la tara, cioè il peso dell’involucro.
Così si fanno pagare ai clienti anche dieci grammi di prodotto in più. Infatti
c’è chi pesa con l’imballaggio, starature dolose, talvolta colpose, quasi sempre
dolorose per chi passa alla cassa. A confermarlo i test effettuati lo scorso anno,
nel 20% dei casi che dimostrano come il peso indicato include anche il materiale
d’imballaggio. Una situazione che non si dovrebbe verificare dal momento che la vendita
si deve effettuare sulla base della quantità netta. Inoltre, le bilance attualmente
in uso permettono di regolare la funzione “tara”, che permette di dedurre automaticamente,
o con un semplice tasto, il peso del materiale d’imballaggio. Il guadagno si fa sui
grandi numeri, non sul singolo caso evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello
“Sportello dei Diritti”. Di fatto buona parte delle strutture commerciali
per la vendita al dettaglio, praticano la vendita dei prodotti a peso lordo, senza
la sottrazione della tara, né come pre-impostazione automatica né manuale al momento
della pesata. Siamo certi che il materiale di incarto e di imballaggio sono un costo
per le aziende, costo che comunque non può e non deve in alcun modo gravare sul
consumatore. Queste “sviste” si sono riscontrate indistintamente sia al nord
che al sud, sia nei piccoli negozi che nei grandi centri commerciali, con un evidente
rischio di sanzione per il commerciante “distratto” e l’ipotesi di truffa ai
danni del consumatore. Il consumatore deve sapere che vi è l’obbligo di indicazione
del peso netto. Questo obbligo è previsto dalla Legge 441/81, che all’articolo
1 recita:“La vendita delle merci, il cui prezzo sia fissato per unità
di peso, deve essere effettuata a peso ed al netto della tara. Si intende per
tara tutto ciò che avvolge o contiene la merce da vendere o è unito ad essa e con
essa viene venduto. Il successivo articolo 2, al primo comma, stabilisce che: “Nella
vendita al minuto ed a peso delle merci allo stato sfuso, da chiunque effettuata,
gli strumenti metrici utilizzati devono consentire la visualizzazione
diretta ed immediata del peso netto della merce e devono essere
collocati in modo che tale visualizzazione sia agevole per l’acquirente.”
In base a questa legge i commercianti sono obbligati a fissare la tara davanti al
cliente in modo chiaro e ben visibile, senza prodotti alimentari esposti sul bancone
a copertura del display dell’apparecchio misuratore. A monte di tutto questo, però,
la bilancia deve aver subìto la verifica periodica (ogni 3 anni) da parte dell’Ispettore
metrico della Camera di Commercio competente, documentata da una fascetta adesiva
di colore verde, incollata sull’apparecchio, riportante l’anno e il mese della
successiva verifica. Alla luce di quanto sopra detto si consiglia di verificare la
procedura di pesatura della merce quando si effettuano acquisti.