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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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La Provincia di Reggio Calabria riduce l’imposta sulla RcAuto

Accolte le richieste del Sindacato nazionale agenti di assicurazioni

La Provincia di Reggio Calabria riduce l’imposta sulla RcAuto

Accolte le richieste del Sindacato nazionale agenti di assicurazioni

 

 

La Provincia di Reggio Calabria accoglie, se pure in parte, le richieste del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni (SNA) e riduce l’imposta sulla RCAuto.
Esprime soddisfazione la Coordinatrice Regionale del Sindacato Francesca Pizzi, per la sensibilità dell’Amm.ne Provinciale ed in particolare del Presidente Giuseppe Raffa, che nonostante le esigenze di bilancio, non ha esitato a fare un passo indietro per andare incontro alla categoria degli Agenti di Assicurazione ed ai cittadini automobilisti di Reggio Calabria e Provincia.
Era il 20 dicembre 2013 , quando con delibera 295 la giunta provinciale aumentava l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni al massimo consentito dalla legge del cosiddetto federalismo fiscale, portandola dal 12.50% al 16% con effetto dal 1 marzo .
L’intervento del Sindacato era stato immediato. La coordinatrice regionale Francesca Pizzi, supportata dal comitato provinciale rappresentato da Giuseppe Franco, aveva manifestato sin da subito il proprio disappunto, chiedendo immediatamente un incontro al Presidente Giuseppe Raffa per discutere l’argomento. Da parte dell’Amm.ne Provinciale, si deve rilevare, non è mancata la disponibilità e subito dopo era stato avviato un tavolo tecnico.
L’incontro, di cui lo SNA aveva già dato comunicazione, afferma la coordinatrice , è stato produttivo per entrambi le parti che, con spirito costruttivo e con il conforto di dati, hanno affrontato l’argomento nella sua interezza . Se da una parte l’amm.ne provinciale illustra le motivazioni e le necessita’di bilancio che avevano determinato la decisione dell’aumento, dall’altra lo SNA pone l’accento sulle conseguenze di tale scelta in un periodo di grave e prolungata crisi economica.
Scarsamente conosciuto, afferma Francesca Pizzi, il disagio di una categoria, quella degli Agenti di assicurazione, costretta a gestire da anni , in prima linea , la politica d’incremento dei prezzi delle Compagnie. Una categoria silenziosa, che cerca di resistere e di non licenziare i dipendenti, malgrado le riduzioni di portafogli , alla ricerca continua di un’equilibrio che le permetta di sopravvivere al difficile momento storico. Una categoria che da lavoro a migliaia di persone, se si considera che oltre ai dipendenti ogni Agenzia conta su una rete di collaboratori esterni piu’ o meno numerosa.
E poi si sofferma sui consumatori, la vera linfa delle Agenzie , il cui reddito è costituito dalle provvigioni e che quindi hanno a cuore la buona relazione con il cliente. Quel cliente che oggi paga con difficoltà la polizza, chiede sempre piu’ spesso la rateizzazione , riduce al minimo il numero dei mezzi circolanti e preferisce ricercare la polizza più economica tralasciando , talvolta , il confronto sulle garanzie per ridurre al minimo i costi assicurativi .
La richiesta dei rappresentanti della categoria era stata netta, si puntava all’annullamento della delibera di aumento e durante tutto il mese di febbraio, il confronto tra lo SNA e l’Amm.ne provinciale e’ stato serrato .
Di qualche giorno fa, la decisione definitiva di ridurre solo di un punto l’aliquota.
La coordinatrice Regionale pur consapevole che l’1% in meno (circa 1.700.000 euro di imposta) non è quanto auspicato, esprime la propria soddisfazione ritenendo la decisione un importante passo verso i bisogni dei concittadini ed un’attenzione alla categoria dei vituperati Agenti d’Assicurazione .
L’apprezzamento, oltre che per la riduzione, si esprime anche per la disponibilità dell’Amm.ne Provinciale nella persona del presidente Giuseppe Raffa, che non esclude una prossima ulteriore riduzione laddove si ravvisasse la possibilità tra le pieghe del bilancio provinciale .
Infine, non si puo’ fare a meno di evidenziare che la Provincia di Reggio Calabria è stata tra le ultime ad applicare l’aumento dell’Imposta e tra le poche a ritornare, se pure in parte, sui propri passi rispondendo alla sollecitazione del Sindacato Nazionale Agenti SNA.