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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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La Polizia provinciale di Cosenza traccia il bilancio della stagione venatoria 2013/14

La Polizia provinciale di Cosenza traccia il bilancio della stagione venatoria 2013/14

Importanti i risultati raggiunti nella prevenzione e repressione del bracconaggio

La Polizia provinciale di Cosenza traccia il bilancio della stagione venatoria 2013/14

Importanti i risultati raggiunti nella prevenzione e repressione del bracconaggio

 

 

Si è conclusa il 30 gennaio scorso la stagione venatoria 2013/2014. Il bilancio del lavoro svolto dalla Polizia Provinciale di Cosenza nei servizi miranti alla prevenzione e repressione dei reati in materia di caccia, è più che positivo.
Dal 1° settembre 2013, giornata di pre-apertura della stagione, sono state impiegate circa 1060 pattuglie per un totale di 2260 agenti.
Sono stati effettuati 1705 controlli sui cacciatori durante lo svolgimento dell’attività venatoria in tutto il territorio provinciale. Sono state elevate 104 sanzioni amministrative e denunciate all’Autorità Giudiziaria 18 bracconieri per violazioni della Legge 157/92 e del Calendario Venatorio Regionale 2013/2014.
Importanti sono state le operazioni che hanno portato alla denuncia a piede libero di molte persone provenienti da altre regioni, specie residenti nel nord, che qui vengono a praticare il cosiddetto “turismo venatorio” in maniera scorretta e, spesso purtroppo, illecita, abbattendo innumerevoli esemplari di fauna protetta e particolarmente protetta per i quali la caccia è vietata, oppure utilizzando mezzi non consentiti come, ad esempio, i richiami elettromagnetici riproducenti il canto degli uccelli.
A coadiuvare la Polizia Provinciale nel controllo del territorio, anche le Guardie Volontarie Venatorie, il cui lavoro è coordinato dalla stessa Polizia Provinciale ed è stato di aiuto per combattere i fenomeni criminosi legati alla caccia. I volontari hanno inflitto 25 sanzioni amministrative ed hanno collaborato alla denuncia di alcuni cacciatori.
Durante le operazioni portate a termine dagli ufficiali e dagli agenti della Polizia Provinciale, anche innumerevoli sequestri di armi, munizioni, fauna abbattuta e mezzi di caccia illeciti, tra i quali: 19 fucili, 1244 cartucce, 15 capi di volatili abbattuti e 24 richiami acustici elettromagnetici.
Particolare attenzione è stata dedicata, dal personale specializzato del Nucleo Ittico – Venatorio della Polizia Provinciale di Cosenza, coordinato dal Comandante, dott. Giuseppe Colaiacovo e, nello specifico, dal Responsabile della I Sez. Comando, Isp. Giuseppe Raimondi, a tutte quelle aree giudicate “sensibili”, come quelle ricadenti nei Parchi Nazionali della Sila e del Pollino, all’interno delle quali è vietato l’esercizio dell’attività venatoria ma, non di rado, sono stati commessi reati in tal senso.
La Polizia Provinciale di Cosenza continuerà ad essere presente in maniera capillare su tutto il territorio, al fine di monitorare, prevenire e combattere gli illeciti legati all’esercizio distorto dell’attività venatoria e, in generale, contribuirà costantemente, come fatto fin dalla sua istituzione, nel 2005, a porsi, quale obiettivo primario, la tutela dell’ambiente e di tutto il patrimonio faunistico.