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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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La lettura apre la mente Editoriale di Caterina Sorbara sull'importanza della lettura

La lettura apre la mente Editoriale di Caterina Sorbara sull'importanza della lettura
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In Italia le recenti statistiche hanno dimostrato che sei persone su dieci non leggono nemmeno un libro all’anno, con punte più alte al Sud, nonostante gran parte della letteratura mondiale sia nata nel nostro paese.

Inoltre quasi il 50 per cento delle persone  è analfabeta funzionale, cioè coglie solo il significato di frasi molto semplici, senza subordinate né particolari declinazioni verbali, e guarda i grafici senza capirli.

Bisogna poi sfatare il mito che chi non legge compensa con altre forme di apprendimento, perché sempre dalle statistiche, è emerso che chi non ama la lettura, non entra nei musei, non va al cinema e nemmeno al teatro, non legge i giornali e se lo fa si ferma ai titoli.

Il grande Umberto Eco, scomparso recentemente, diceva: << Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Giacomo Leopardi ammirava l’infinito…Perché la lettura è un’immortalità all’indietro>>.

Inoltre, non dobbiamo dimenticare che “Leggere è il cibo della mente”.

La lettura è il miglior nutrimento a 360 gradi, per esempio aiuta lo sviluppo e il perfezionamento del linguaggio, una persona che legge migliora il proprio modo di parlare, infatti il discorso è più fluido.

Oltre che relazionarsi in modo migliore con le persone che  le  stanno attorno, perfeziona il suo modo di scrivere migliorando l’ortografia e arricchendo il suo vocabolo personale.

La lettura può risvegliare interessi su un determinato argomento, facendoci appassionare, sviluppando lo spirito critico e facendo suscitare dentro di noi domande.

E’ una porta aperta che ci può portare in tantissimi posti, infatti leggendo possiamo viaggiare senza muoverci fisicamente.

Il libri sono molto importanti,perché,è grazie a loro che le informazioni, soprattutto le più antiche si sono conservate arrivando fino a noi, facendoci sapere chi siamo, facendoci conoscere la nostra storia.

Leggere stimola la fantasia perché ci porta a fantasticare dentro di noi, come sono i personaggi, i luoghi e gli avvenimenti contenuti nel libro.

Inoltre, non dobbiamo dimenticare il  grandedanno che la democrazia subisce se il popolo è ignorante.

Un popolo ignorante non è in grado di valutare le cose criticamente.

Non è in grado di scegliere da chi vuole essere governato.

Un popolo ignorante è facilmente malleabile, come la creta nelle mani del vasaio.

Per innalzare il livello democratico e la partecipazione pubblica alla vita del paese, bisogna promuovere a 360 gradi la lettura, a partire dalla scuola primaria.

Bisogna avvicinare i ragazzi alla lettura, all’amore per i libri, con progetti mirati, formando docenti specializzati nel “far innamorare” alla lettura.

Bisogna, soprattutto, che i nostri ragazzi, riscoprano  tutti i classici  che, sono ricchi di insegnamenti, come per esempio “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni.

A mio parere, questo romanzo, non soltanto rappresenta la realtà ma è ricco di importanti insegnamenti per i nostri ragazzi.

Il Manzoni c’insegna molte cose: che la società è distinta in potenti e umili, che la fede in Dio è un grande aiuto capace di spostare persino le montagne, che i momenti più belli della vita sono quelli della catarsi, del raccoglimento in Dio, del perdono e della carità; e che l’uomo, con le proprie forze, non sa operare che il male; e che soltanto con la fede si può vincere il male e sconfiggere il dolore.

Nel romanzo il dono più grande è la poesia, il dramma, il realismo e la festevolezza.

Leggendolo   con attenzione, nei personaggi vediamo riflessi noi stessi con le nostre passioni e cogliamo un senso d’umanità così viva e icastica che le immagini intellettive si trasformano in sensazioni.

Il Manzoni ci diverte, ci fa sorridere ed essere indulgenti, ci commuove(come quando l’Innominato si converte e Lucia piange sommessamente nella barca dell’esilio), ci istruisce sui valori dell’esistenza e ci fornisce una spiegazione, abbastanza precisa, sui fini della nostra esistenza.

Per lui, la vita è un impegno, per tutti un atto di onestà e di giustizia.

Se il mondo procede male, non è per colpa dell’indifferenza di Dio, o per altre cause. Tutto dipende da noi stessi e dal fine cui impostiamo la nostra vita, dalla società e dai principi, sui quali essa si basa, dai governi, che devono essere giusti,illuminati e operanti per il bene dei cittadini che devono essere giusti e amici del bene.

Il Manzoni con la sua dottrina, avrebbe molte cose da insegnarci e da rimproverare alla società moderna: il consumismo, le differenze socioeconomiche, le ingiustizie e la delinquenza.

Nei Promessi Sposi,il crimine deprecato è il rapimento di una fanciulla innocente per egoismo, capriccio e prepotenza.

Che dire della nostra società?

Il romanzo è specchio di vita,dove si svolgono le solite angherie, prevaricazioni, differenze sociali e abuso di potere e autorità: come il padre di Gertrude che costringe, con la violenza morale, la figlia a farsi suora.

Don Rodrigo e i suoi bravi, possono essere paragonati alla criminalità che imperversa nei nostri territori.

Insomma la lettura dei classici, dovrebbe non soltanto essere consigliata, ma imposta per il  loro elevato valore morale, per un mondo migliore, ricco di umanità, fantasia e pensiero critico.