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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

Se il diavolo non esiste, ma l’ha creato l’uomo, credo che egli l’abbia creato a propria immagine e somiglianza. Taurianova: Diavoli, Trinità, Impostori….e Quiz!

La lanterna di Diogene

Se il diavolo non esiste, ma l’ha creato l’uomo, credo che egli l’abbia creato a propria immagine e somiglianza. Taurianova: Diavoli, Trinità, Impostori….e Quiz!

 

 

C’è un bel libro di Radiguet “Il diavolo in corpo”, nel quale, tra le belle righe piene di passione, c’è una frase molto significativa che recita così: «A forza di vivere con l’idea fissa su un’unica cosa, bramandola ardentemente, non noti più il crimine dei tuoi desideri».

Ritornare a parlare di Taurianova dopo una lunga pausa è in un certo qual modo “fisiologico”, perché aiuta a purificare il senso morale degli eventi ed a capire l’essenza reale del significato di ogni capacità o sortita umana che spinge i politici locali ad azioni disperate pur di farsi notare ed inviare un messaggio sublime e a volte faceto, come per dire, “noi ci siamo eh, cagateci ogni tanto!”.

Avrei anche potuto iniziare come un bravo giornalista (anzi più di uno) di un quotidiano locale, ossia, “In un paese alle falde preaspromontane, dove un tempo furono mozzate teste e sciolti consigli comunali per mafia…..”, magari il tutto per dire che si sta aprendo un tabacchino e quindi colorare per vendere qualche copia in più. No, io ho voluto iniziare con passione e con Radiguet per dire semplicemente che, da quando le elezioni amministrative sono terminate ed hanno sancito la vittoria popolare e (spero) democratica del sindaco Domenico Romeo, chi ha perso e chi forse non ritornerà mai più, ha come “un’idea fissa” l’attacco ad un Sindaco che da cupo e timido (di persona), ha scoperto un’ironia pungente (da scrivente).

Ma questo povero Sindaco che tanto ne ha passate, e prima la commissione di accesso e poi lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e poi gli dicono che non sa parlare, e gli dicono che non sa rappresentarsi, e gli dicono che si fa gli affari propri, e gli dicono che assume persone illegalmente, e poi gli dicono che annulla atti di indirizzo senza criterio né giustificazione, e poi gli dicono che non ha mantenuto la promessa della raccolta differenziata, e poi gli dicono pure che non è neanche un bell’uomo! No. Adesso basta! Ma vi siete guardati voi allo specchio quanto siete belli?

Un uomo che ama persino menzionare Mike Bongiorno nelle sue citazioni, secondo me è il massimo di ogni ispirazione definita volutamente da “re del quiz”. Straordinario, davvero straordinario. Il “Quiz” una domanda ma solo una risposta giusta: ma quale?

E scomodare poi la SS.Trinità per raffigurare in maniera metaforica tre personaggi politici (o presunti tali) di altrettanti partiti politici che stanno dando un “perché” ai perché di questi perché, perché un perché occorre sempre cercarlo Santo Iddio! E poi se la prendono con il povero Diogene quando osa porre domande all’immenso ed all’infinito, che ingrati.

Questo paese, anzi questa Taurianova è figlia del destino e non della speranza, quella è andata persa oramai dalla notte dei tempi e mai più ritornerà per allietarci di uno scorcio di luce. L’unica luce è quella affievolita da alcuni lampioni persi per strada come erranti vagabondi che, in cerca di autore, tentano il tutto per tutto in maniera disperata, di illuminare qualche spicciolo di notorietà oramai passata in giudicato.

Aprire una riflessione in merito a tutto quello che si sente e che si legge, credetemi non è una cosa facile anzi, ci si ritrova in un percorso mentale molto tortuoso e pieno di insidie. Io diffido molto da chi critica perennemente e continuamente quando poi gli stessi non hanno avuto la forza e la sostanza di presentare una lista. Io diffido da chi combatte una battaglia politica senza entrare in gioco e misurarsi con la propria bandiera partitica; io diffido da chi ha sempre bramato che con quello non si sarebbe nemmeno diviso un tozzo di pane né mai preso un caffè e poi per meri fini propagandistici elettorali ci si ritrovano a braccetto sorridenti e gioiosi uniti da un’unica fede comune, quella di uscire dal pantano dove il popolo li ha relegati, per inveire contro qualcosa e qualcuno. Io diffido da chi parla senza un programma politico e senza una sostanziale formulazione politica, programmatica credibile (e sottolineo il termine “credibile”). Ma io diffido soprattutto quando ascolto che si augurano certe disgrazie politiche altrui solo per il mero scopo di emergere politicamente, quando poi non si riesce a capire che facendo in questo modo il discredito si getta su una comunità intera. Ed è per questo che lancio a tutti voi signori il mio più profondo ed indegno anatema, che cada su tutti voi e su di voi imperi divorandovi.

lalanternadidiogene@approdonews.it