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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

A proposito di….Salvatore e delle “fiumare”

a cura di GIUSEPPE LAROSA

La lanterna di Diogene

A proposito di….Salvatore e delle “fiumare”

 

a cura di Giuseppe Larosa

 

 

Era giusto e doveroso spendere alcune righe di chiarimento in merito alla questione riportata dagli organi di stampa in merito alla vicenda del ragazzo disabile che, come aveva dichiarato la madre, “è stato lasciato a piedi dal pulmino della scuolabus gestito dal Comune di Taurianova”. Ed ho raccolto quella denuncia di una madre, consapevole che il tutto corrispondesse al vero. Non ho esitato un attimo a non credere alle parole quanto riportate, conoscendo la giornalista che aveva redatto il pezzo.
Stamani ho appurato due cose, la prima che c’è una denuncia in corso in merito ad uno scontro verbale tra la madre del ragazzo e il dirigente responsabile del servizio comunale. Oltre alla già citata denuncia, si leggeva e si è riportato ieri, sulla questione di un “diritto negato”, così l’avvocato della famiglia del ragazzo denunciava come giustamente si fa in questi casi, in cui non si vede riconosciuto un diritto.
La seconda cosa che si è riscontrata è la nota di chiarimento a sua difesa del responsabile del settore, Giosuè Delfino che smentisce categoricamente quanto affermato dalla madre del ragazzo, descrivendo una situazione precaria di viabilità e di accesso ai luoghi, dove risiede il povero Salvatore. E che per causa di tutto questo disagio, “Questa signora pretende di mettere a repentaglio la vita di tutti gli altri bambini che ogni giorno si trovano su quello scuolabus, per non percorrere a piedi poche centinaia di metri”. Non solo, mentre la mamma dichiarava che nonostante le rette erano state tutte pagate, il responsabile la smentiva asserendo che “avendo questi una disabilità certificata, non hanno mai pagato alcuna retta”. Delle due l’una. Non tocca a nessuno erigersi a giudizi sommari né lo farò io. Ma una cosa è certa, il disagio c’è, anzi i disagi ci sono e non sono solo quelli seppur di fondamentale importanza, di un ragazzo disabile. Ma i disagi sono nel contesto del territorio. Una strada che è “poco più che una mulattiera, caratterizzata da alberi, siepi e profonde buche e dove il pulmino ci passa a stento. Una stradina che nel periodo delle piogge si trasforma in una vera e propria fiumara”.
Chi dovrebbe provvedere a far sì che l’accesso di questa abitazione sia degna di un contesto civile? E se qualora dovesse piovere e quella strada si trasforma in fiumara, il Comune è munito di barche a vela o a motore, per il trasporto del ragazzo e portarlo a scuola?
Nessuno ha mai voluto attaccare nessuno, e mai mi sarei permesso di fare il giudice nei confronti di un dirigente (che per altro stimo tanto, rispetto ed amicizia), ma ho voluto, come faccio di solito, denunciare un disservizio a tutela di un minore e per giunta disabile. Quello che per la legge italiana dovrebbe essere protetto e per la Costituzione italiana, assistito socialmente.
Capisco e comprendo il disagio che l’Ente comunale affronta quotidianamente, ora gestito dai Commissari prefettizi, e non hanno alcuna colpa se non quella di aver ereditato un disastro economico, provocato dalle Amministrazioni che hanno gestito la cosa pubblica negli ultimi anni.
Ma quello che è accaduto, al di là di tutto, resta un fatto grave e deprecabile. E consentitemi un ulteriore sfogo in merito a tale questione. Non amo sparare sempre sulla “croce rossa”, ma, la politica non ha letteralmente speso una parola in merito a tale episodio. Non ho visto un partito politico o un esponente che si possa reputare tale, spendere una parola di solidarietà di denuncia sociale, di supporto e di proposta in merito ad una questione. Non ho letto nessun messaggio da parte di nessuna associazione, che mi riferiscono che quando sono stati convocati dal Commissario Lombardo, erano diverse decine le sigle.
Questa città ha, a conti approssimativi, circa una decina di partiti (desaparecidos), ma non era affare loro evidentemente. Tutto questo, mi ha fatto vergognare. Ecco, mi prendo io la vergogna di tutto quanto.
Quella vergogna, che ho atteso di provare appena ho chiesto se ci fossero degli attestati in merito alla questione, ma nulla.
Quello che desidero dire a questi signori (che si fanno vivi solo quanto c’è da spartire la torta, in caso di imminenti elezioni), dal profondo del mio cuore, mentre vi guardate allo specchio, ed aggiungo, anche guardando i vostri figli (semmai ne avete e spero siano di ottima salute fisica)….Vergognatevi.

lalanternadidiogene@approdonews.it